Gruppo Banco BPM: SGS, migrazione e futuro

Durante l’incontro della Delegazione di Gruppo dello scorso venerdì 31 marzo erano all’ordine del giorno anche i temi relativi a SGS. Ci saremmo aspettati una giornata interamente dedicata, come da nostra esplicita richiesta (e relativo comunicato “The Day After”) del 23 febbraio scorso, ma abbiamo comunque avuto modo di affrontare i temi della migrazione informatica e della prossima riorganizzazione di SGS.

La Delegazione aziendale, della quale non faceva parte alcun esponente di SGS (né della Direzione, né delle Risorse Umane, né di IT, né di Operations), ha introdotto l’argomento con una lunga esposizione sulle attività progettuali messe in campo per affrontare la migrazione informatica e arrivare a regime con un sistema informativo di eccellenza, attività che, al momento, secondo quanto esposto dall’Azienda, non presenterebbero criticità.

Le OO.SS. hanno invece sollevato una serie di questioni che necessitano di essere prese in considerazione.

1. Il tempo che manca da oggi alla data presunta di migrazione è incompatibile con le richieste pressanti di adeguamento del Sistema Informativo risultante a funzionalità esistenti in ex BPM. È indispensabile “semplificare” al massimo la migrazione, mantenendo le evidenti eccellenze, ma evitando, per il momento, implementazioni più complesse che produrrebbero inevitabili impatti sui tempi.

2. Perplessità sulle mancate sinergie fra informatici delle due realtà aziendali di provenienza, laddove funzionalità esistenti in ex BPM devono o dovranno essere gestite dal nuovo Sistema Informativo risultante post migrazione.

3. È necessario un progetto complessivo che definisca con chiarezza ruoli e compiti in una prospettiva a lungo termine, per dare stabilità e certezze al lavoro di tutti.

4. Sembra quasi che manchi una direzione politica CHIARA e DECISA per questa importante e impegnativa operazione e, quindi, la responsabilità di un malaugurato mancato raggiungimento dell’obiettivo NON DEVE ricadere su SGS, azienda del Gruppo di supporto operativo.

5. Predisposizione di un progetto di formazione strutturata anche per il personale impiegato nelle unità di sede e direzione centrale (analogamente a quanto previsto nelle filiali) anche in un’ottica di adeguata assistenza alla Rete.

6. Necessità di ricevere informazioni puntuali e dettagliate sullo stato dell’arte dei processi in atto, anche e soprattutto con interlocutori tecnici.

7. Per rispondere alle legittime e sacrosante preoccupazioni sul futuro professionale dei colleghi, è necessario fare chiarezza al più presto sulla distribuzione futura delle attività e quindi degli uffici, ristrutturazione che non potrà che essere concomitante con la migrazione informatica.

8. La riorganizzazione di SGS dovrà essere l’occasione di sostituire il personale esterno, impiegato sia nell’I.T. che nelle Operations, nonché di operare in-sourcing di attività attualmente svolte da aziende esterne al Gruppo, attraverso la ricollocazione del personale interno interessato dalla razionalizzazione delle attività.

Il confronto sulle tematiche che riguardano i colleghi di SGS non può e non deve esaurirsi nell’illustrazione delle tappe della migrazione informatica. Consideriamo questo un incontro interlocutorio e ci aspettiamo, in un prossimo aggiornamento, che ci auguriamo ravvicinato e tempestivo, di avere finalmente risposte concrete ai problemi che abbiamo posto, per dare ai colleghi di SGS

Milano/Verona, 3 aprile 2017

ORGANI DI COORDINAMENTO DI GRUPPO

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