Pubblichiamo il materiale illustrato dall’Azienda nell’incontro del 14 febbraio relativo al progetto di
riorganizzazione dei Fondi di previdenza del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Per la Fisac-Cgil, condizione irrinunciabile per l’avvio di un confronto per l’unificazione dei
Fondi pensioni è la totale garanzia di salvaguardia delle prestazioni e delle prerogative
attualmente previste per ogni singolo iscritto, come tra l’altro chiaramente sancito dalle
norme di legge e dagli Statuti dei Fondi pensione.
Al fine di rendere trasparenti e chiare le motivazioni che porteranno o meno la nostra
organizzazione a dare il proprio assenso all’avvio del confronto, è necessaria una fase di studio e di
analisi rispetto all’operazione che valuterà i pro e i contro e che, nel rispetto delle più basilari regole
di democrazia, saranno portati a conoscenza di tutti gli iscritti ai fondi.
I risparmi derivanti dalla semplificazione delle strutture (consigli di amministrazione, services
amministrativi, ecc.) dovranno essere destinate alle fasce più deboli e giovani, che hanno
attualmente la contribuzione datoriale più bassa.
Qualsiasi passaggio di unificazione dovrà essere subordinato al consenso vincolante degli
iscritti ai diversi fondi pensione e agli accordi con le Fonti Istitutive aziendali, nel pieno
rispetto della normativa prevista dagli Statuti e dagli Organismi di vigilanza.