LA FISAC DA TEMPO LO SOSTIENE:
CONTRATTO FEDERCASSE E NON CONTRATTO UNICO e RINNOVO DEL CONTRATTO NEI FATTI E NON NELLE DICHIARAZIONI
CHE RIPRENDA IL CONFRONTO PER IL RINNOVO!
Le recenti dichiarazioni apparse sugli organi di stampa sul tema del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei 37.000 addetti del Sistema di Credito Cooperativo, finalmente convergono con quanto – come Coordinamento Nazionale della FISAC/CGIL del settore del Credito Cooperativo – da sempre sosteniamo, ovvero:
la funzione e l’importanza dell’autonomia contrattuale del CCNL Federcasse e la necessità del rinnovo dello stesso scaduto da oltre 3 anni.
Accogliamo dunque con rinnovato interesse le parole del neo-Presidente di Federcasse relativamente al contratto di lavoro: “Il contratto collettivo nazionale di lavoro delle BCC ha oggi più che mai un senso e un valore.” (vedi comunicato stampa Federcasse del 2 marzo 2017)
L’autonomia contrattuale, per la FISAC CGIL, è da sempre uno dei principali elementi di coesione del sistema delle Banche di Credito Cooperativo.
E lo è proprio perché da sempre valorizza la centralità del lavoro e della persona, i principi di solidarietà e le specificità del Sistema.
Il rinnovo dei contratti è importante, il rinnovo dei contratti è necessario, ma non ad ogni costo!
Lo sosteniamo con determinazione dal novembre 2013 quando Federcasse pensava che con il recesso dai CCNL sarebbe stato più facile procedere ad un rinnovo.
Seppure l’attuazione della riforma, purtroppo, sconti scelte determinate da logiche di potere anziché cogliere le opportunità per un progetto di consolidamento e rilancio del Sistema, è però tempo di superare definitivamente tatticismi ed incomprensioni per giungere al rinnovo del CCNL senza più indugi e ingiustificati ritardi, con la piena consapevolezza che l’attuale fase non consente ancora di definire tutti i futuri assetti del Credito Cooperativo.
Rinnoviamo quindi a Federcasse la richiesta di riprendere da subito il confronto con le Organizzazioni Sindacali per arrivare in tempi brevissimi al rinnovo.
Rinnovo che dovrà tutelare i livelli occupazionali (con strumenti innovativi da affiancare al vigente Fondo di Sostegno al Reddito) e garantire l’adeguamento del potere di acquisto dei salari.
Sarà quindi indispensabile istituire livelli di monitoraggio degli andamenti delle Aziende del Credito Cooperativo, individuare nuovi strumenti, anche in via transitoria, sia per la gestione delle situazioni di crisi, che per le concentrazioni e le riorganizzazioni che necessariamente scaturiranno dai nuovi assetti del Sistema; come pure adeguare alle nuove dimensioni delle Aziende le norme di tutela della mobilità per i lavoratori.
Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Lavoro, così come la riforma del Credito Cooperativo si fa con le lavoratrici e con i lavoratori e non contro di loro.
FISAC CGIL – Coordinamento Nazionale Credito Cooperativo