Segnalazioni di Operazioni Sospette da parte dei Commercialisti, completamente anonime e filtrate solo “meccanicamente” dal loro Consiglio Nazionale. Questo è l’esito di un Protocollo firmato dal Presidente dell’Ordine e dal Direttore Generale dell’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia. In virtù di esso, i Commercialisti potranno adempiere all’obbligo di segnalazione di Operazioni Sospette previste dalla normativa antiriciclaggio. La procedura transiterà tramite il Consiglio Nazionale come avviene già per l’Ordine dei Notai, ma che (a differenza di questi), verrà gestito in maniera totalmente automatizzata.
L’articolo 43 del Decreto legislativo 231/2001, nel disciplinare le modalità di segnalazione da parte dei Professionisti, prevede, infatti, che questi ultimi possano trasmettere le segnalazioni direttamente all’Uif (come avvenuto per i Commercialisti fino alla sigla dell’accordo) od ai rispettivi Ordini Professionali. Il Decreto Ministeriale 4 maggio 2012 demandava ad un protocollo tra la Uif ed il Cndc la disciplina delle modalità di trasmissione in via telematica delle segnalazioni di operazioni sospette.
Il Protocollo prevede che il Consiglio riceva dai Commercialisti e dagli Esperti contabili le segnalazione di operazioni sospette (nel 2015 sono state 1.497, un numero più elevato del solito in ragione della normativa sulla Voluntary Disclosure) e provveda a trasmetterle immediatamente, in via telematica, all’Uif Il Consiglio trasmetterà il testo integrale della segnalazione, escludendo l’indicazione del nominativo del Commercialista o dell’Esperto contabile segnalante, adottando le misure per assicurare la massima riservatezza dell’identità di chi effettua la “segnalazione”. Al punto che neppure il Consiglio stesso verrà a conoscenza del contenuto della segnalazione.
Proprio la garanzia della riservatezza del segnalante è il punto al quale il Consiglio ha dedicato la maggiore attenzione, sviluppando allo scopo un software in grado di assicurare la ricezione di segnalazioni in forma anonima. Così come, in caso di ulteriori richieste da parte dell’Uif, la missiva ritornerà al Commercialista segnalante senza che l’Uif né il Consigliostesso conoscano il destinatario della richiesta. Secondo il Consiglio stesso, tutto ciò dovrebbe facilitare ancora di più le segnalazioni di operazioni sospette.