facendo seguito all’ultimo comunicato del 13 c.m. riteniamo opportuno esporre in modo più dettagliato la situazione relativa alla trattativa del Contratto Integrativo Aziendale.
L’azienda ha posto l’esigenza di controllare la dinamica del costo del lavoro, chiedendo al Sindacato la firma di una clausola di assorbimento dell’indennità all’interno del CIA. Tale clausola andrebbe ad assorbire in tutto o in parte gli aumenti derivanti dall’applicazione di accordi collettivi nazionali (imminente rinnovo CCNL Ania: aumenti e arretrati).
L’azienda aveva già, a nostra insaputa, inserito una clausola nelle lettere individuali di assunzione che giudichiamo illegittima nel merito e che, per il metodo usato, pone un grave danno al rapporto di fiducia che dovrebbe esistere tra le Parti.
Infatti al lavoratore non si può chiedere di sottoscrivere un atto abdicativo che lede l’autonomia negoziale, senza che lo stesso abbia la consapevolezza e rappresentazione dei diritti di sua spettanza e intenda volontariamente privarsi delle sue ragioni creditorie a vantaggio del datore di lavoro.
Le OO.SS ribadiscono all’Azienda il mandato ricevuto dai lavoratori in assemblea, per il consolidamento delle attuali condizioni unito ad un miglioramento sostenibile, chiedendo migliorie senza impatto economico come il consolidamento e aumento del Part Time e l’inserimento dello Smart Working per migliorare l’equilibrio tra vita privata e lavorativa, illustrando i vantaggi anche dal punto di vista produttivo.Altre richieste a basso impatto economico e che presentano sgravi fiscali per l’Azienda, riguardano l’aumento della contribuzione al fondo pensione e il miglioramento della polizza malattia.
Su tutti questi fronti le risposte sono state insufficienti rispetto all’entità della richiesta.
Il sindacato chiede più trasparenza e che venga quantificata concretamente l’entità dei risparmi che l’azienda riterrebbe necessari.
Successivamente il Sindacato sarà pronto a studiare misure di risparmio alternative, sicuramente più eque, ripartite su tutte le voci di spesa comprese quelle unilaterali dell’azienda (es. premi, benefit, etc..) e prevedendo, se necessario, anche l’utilizzo degli strumenti contrattuali del settore (parte ordinaria del fondo di solidarietà).
Al tavolo della trattativa le RSA chiedono che l’Azienda dichiari con un atto pubblico il reale stato di salute della compagnia, che giustifichi le richieste di riduzione dei costi del personale.
Rinnoviamo l’invito alla massima partecipazione all’Assemblea che si terrà a gennaio subito dopo le festività.
Restiamo a vostra disposizione per dubbi o chiarimenti. RSA QUIXA