Nell’incontro di oggi l’Azienda ha sintetizzato le risultanze del Comitato Welfare rivolte al personale pensionabile o prossimo al pensionamento.
L’Azienda ha ribadito che il Piano Industriale non prevede personale in esubero riconfermando la centralità dell’attenzione alle esigenze dei colleghi, come testimoniato anche dagli accordi sottoscritti nel Gruppo in materia di welfare e conciliazione tempi di vita e lavoro.
Pertanto a favore del personale in questione che lo richieda si potrà prevedere:
- gestione della mobilità in avvicinamento a casa,
- flessibilità di orario in ingresso o nell’intervallo del pranzo (in riduzione o ampliamento),
- nuove opportunità di lavoro flessibile,
- part time,
- altre iniziative quali attività di volontariato, progetti di counseling a supporto dei colleghi, ecc.
Su alcuni degli interventi l’Azienda ha dichiarato che sono in corso ulteriori verifiche anche organizzative.
È entrata invece maggiormente nel merito del part time rivolto alla platea del personale “over 60”.
L’opzione al part time prevista dalla legge per coloro che sono prossimi al pensionamento di vecchiaia potrebbe riguardare solo una cinquantina di colleghi. L’Azienda si è dichiarata disponibile a individuare soluzioni che permettano su base volontaria il part time verticale o ciclico anche a coloro che fossero in procinto di raggiungere i requisiti di pensione anticipata entro il 2020, con un’agevolazione che preveda la copertura della contribuzione previdenziale piena a carico dell’Azienda.
A fronte di questi part time l’Azienda procederebbe in via sperimentale anche con assunzioni a part time di personale già iscritto all’Albo dei promotori finanziari. Questa sperimentazione avverrebbe con contratto a tempo indeterminato a part time verticale (due/tre giorni) e per la parte rimanente con contratto di lavoro autonomo come consulente finanziario. Obiettivo dell’Azienda, in coerenza con il Piano Industriale, è quello di aumentare le masse gestite con l’acquisizione di nuova clientela.
Sempre in via sperimentale e volontaria l’Azienda intenderebbe proporre analoga possibilità anche al personale già iscritto all’albo Promotori che sia prossimo alla pensione ed eventualmente anche ai gestori personal abilitati all’offerta fuori sede che lo richiedessero.
Abbiamo dichiarato che su tutti i temi esposti sono necessari attenti approfondimenti.
Abbiamo comunque richiesto che l’Azienda riprenda l’incentivazione al pensionamento volontario, comprese le colleghe che esercitano “l’Opzione Donna”, anche quale alternativa volontaria alla riconversione professionale e nel contempo attivi nuove assunzioni in particolare per la Rete e per le aree più svantaggiate del Paese.
Milano, 30 novembre 2016
Delegazione Trattante Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL – UILCA -UNISIN
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