Il Paese è da mesi coinvolto in una campagna elettorale lunghissima ed estenuante sul cui esito non intendiamo esprimerci. Siamo convinti, a prescindere dalle rispettive posizioni sul merito, della piena legittimità delle posizioni in campo e che la scelta sarà il frutto della maturazione di una libera consapevolezza.
Quello che non possiamo tollerare è l’utilizzo di argomenti che nulla hanno a che vedere con il merito della materia referendaria.
Inserire nel dibattito elettorale, da parte di ambienti finanziari internazionali e quasi sempre con intenti meramente speculativi, paure riguardanti fallimenti di banche e messa in discussione di posti di lavoro è inaccettabile e assolutamente fuorviante e causa danni alla tenuta del sistema e all’economia nazionale. Riteniamo che il Governo e le Autorità di Vigilanza debbano prontamente intervenire per riportare il dibattito nel suo alveo naturale e per scongiurare i danni che tali politiche di destabilizzazione finanziaria ed economica arrecano ed arrecheranno ben oltre l’esito della consultazione referendaria. Su tali materie occorre infatti che prevalgano il senso dello Stato e la difesa degli interessi nazionali.
Siena, 29 novembre 2016
I Coordinamenti RSA Fabi First-Cisl Fisac-CGIL Sinfub Ugl Credito Unità Sindacale Uilca