In data 7 ottobre si è svolto l’ultimo incontro sul rinnovo del CIA.
Le posizioni sono troppo distanti in quanto l’Azienda ha approcciato il rinnovo del Contratto aziendale con l’obiettivo di ridurre i costi del lavoro (in basso) e restringere le basi normative dell’attuale contratto.
Con l’alibi della crisi economica e del settore non è minimamente entrata nell’esame delle richieste sindacali e pretenderebbe di ridurre drasticamente, rispetto le attuali condizioni, materie quali: premio di produttività, inquadramenti, indennità di reggenza e varie, trasferte, tutele sui trasferimenti.
L’Azienda vorrebbe modificare significativamente i criteri di calcolo del VAP applicando una formula complessa e con parametri a nostro avviso molto rischiosi per i lavoratori, che non troviamo applicati in alcun Contratto aziendale del settore.
In più è tuttora indisponibile a riconoscere come punto di partenza almeno i valori economici netti conseguiti in passato, che significherebbe pertanto una drastica riduzione del premio di produttività.
Chiaramente abbiamo respinto tale impostazione, ed oggi, alla luce dei vari comunicati stampa ed articoli sull’ottima “Semestrale” Cassa, ed i lavoratori ancor di più si attendono che gli venga riconosciuta “cash” la produttività espressa.
Nonostante la chiusura aziendale abbiamo presentato comunque alcune richieste sugli inquadramenti (chiedendo l’aumento degli organici di filiale ed in particolare nelle filiali Capofila) ed un maggior riconoscimento economico e professionale del Vice Preposto.
Ma l’Azienda ha iniziato a dilazionare gli incontri, adducendo vari e diversi impegni.
Dopo mesi di incontri l’ottica della Direzione non è cambiata, la richiesta rimane sempre quella di recuperare, in cambio di soli “gadget” in più nella polizza sanitaria (non quantificati), diritti acquisiti con anni di lotte sindacali.
Diritti che garantiscono tutt’oggi ai lavoratori della Cassa la dignità di poter scegliere e vincolano l’Azienda al rispetto di regole e distanze.
In questo momento di forte ricatto nei confronti dei lavoratori, gli stessi, e noi con loro, auspichiamo l’unità sindacale oggi ancor più importante per mostrarci forti e determinati, un blocco unico, contro proposte che tendono a voler ridurre salari e diritti.
FISAC CASSA incontro CIA del 7 ottobre-19102016