Agostino Megale – Segretario Generale Fisac Cgil:
Fusione BPM Banco Popolare – una assemblea straordinariamente partecipata. Un SI che apre nuove prospettive e darà sicurezza a lavoratori e risparmiatori
Questa è la prima operazione di aggregazione che prova a dare una soluzione industriale alla crisi bancaria e di sviluppo economico che ha colpito il paese in questi ultimi anni.
Si apre dunque una nuova fase per le due banche popolari che sono chiamate a realizzare il terzo gruppo bancario italiano nel solco dei valori popolari e partecipativi del mondo cooperativo da cui provengono.
Dipendenti, famiglie, imprese e territori dovranno stare al centro delle attenzioni del nuovo soggetto bancario.
Valutiamo quindi positivamente il risultato della assemblea di oggi alla BPM.
I soci – in particolare i soci dipendenti- si sono espressi con chiarezza per l’ipotesi di aggregazione: garantendo una maggioranza assembleare che non era scontata.
Proprio quella maggioranza ci consente di dire che sono state accolte le valutazioni positive che le organizzazioni sindacali hanno formulato riguardo alla fusione.
Anche il lavoro oggi è chiamato a “fare sistema”, ricercare aggregazioni che favoriscano, in una visione prospettica, la tutela dell’occupazione esistente e lo sviluppo di nuova e buona occupazione per i giovani; un welfare aziendale in grado di venire incontro alle esigenze di vita dei dipendenti e delle loro famiglie; relazioni sindacali di qualità, che consentano di mantenere un dialogo sempre aperto con l’azienda, anche conflittuale se necessario, ma all’interno di una cultura del rispetto delle persone e del riconoscimento del valore sociale e individuale del lavoro.
Per queste ragioni FISAC CGIL ha sostenuto con convinzione la fusione delle due banche popolari: le buone idee uniscono.
Il risultato di Oggi con il voto a sostegno della fusione è utile ed importante non solo per BPM e BP ma è un segnale positivo per l’insieme del settore e anche per il Paese.
Dichiarazione di Gabriele Poeta Paccati – Segretario Generale Fisac Cgil Milano
Il risultato delle assemblee, in particolare quella della BPM, ci dice che le nostre valutazioni sono state ascoltate ed apprezzate dai soci dipendenti. E riconferma il legame di fiducia che c’è fra i lavoratori e le organizzazioni sindacali. Da questo punto di vista ora il nostro compito sarà quello di dare seguito alle aspettative sulla tutela della occupazione, della professionalità, al rilancio dell’istituto.
Questa è una fusione a cui guardava l’intero sistema bancario italiano. Oggi l’assemblea dei soci dice che andiamo avanti, che riusciamo a dare una prospettiva positiva per i soci, per i dipendenti, per i risparmiatori. Viene indicata una strada che si può percorrere: tra l’esigenza di rafforzare il sistema bancario e quella di rispettare il valore del lavoro e della tutela dell’occupazione. Guardando anche all’esigenza di un ricambio generazionale e occupazionale.
Gabriele Poeta Paccati
Esito della votazione:
- favorevoli 7300 (circa)
- contrari 2713
- astenuti 142
- Non votanti 11
Agenzia di stampa:
Banche: Fisac Cgil, ok fusione Bpm-Banco, positivo per settore e paese
Roma, 15 ottobre – “Un’assemblea straordinariamente partecipata. Un ‘Sì’ positivo per il settore e per il paese, che apre nuove prospettive e darà sicurezza a lavoratori e risparmiatori”. Ad affermarlo è il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, in merito alla fusione tra Bpm e Banco Popolare, aggiungendo che: “Questa è la prima operazione di aggregazione che prova a dare una soluzione industriale alla crisi bancaria e di sviluppo economico che ha colpito il paese in questi ultimi anni”.
Per il dirigente sindacale “si apre dunque una nuova fase per le due banche popolari che sono chiamate a realizzare il terzo gruppo bancario italiano nel solco dei valori popolari e partecipativi del mondo cooperativo da cui provengono. Dipendenti, famiglie, imprese e territori dovranno stare al centro delle attenzioni del nuovo soggetto bancario”. Il leader della categoria dei lavoratori del credito della Cgil valuta quindi “positivamente il risultato della assemblea di oggi alla Bpm. I soci, in particolare i soci dipendenti, si sono espressi con chiarezza per l’ipotesi di aggregazione: garantendo una maggioranza assembleare che non era scontata. Proprio quella maggioranza ci consente di dire che sono state accolte le valutazioni positive che le organizzazioni sindacali hanno formulato riguardo alla fusione”.
Secondo il numero uno della Fisac Cgil “anche il lavoro oggi è chiamato a ‘fare sistema’, ricercare aggregazioni che favoriscano, in una visione prospettica, la tutela dell’occupazione esistente e lo sviluppo di nuova e buona occupazione per i giovani; un welfare aziendale in grado di venire incontro alle esigenze di vita dei dipendenti e delle loro famiglie; relazioni sindacali di qualità, che consentano di mantenere un dialogo sempre aperto con l’azienda, anche conflittuale se necessario, ma all’interno di una cultura del rispetto delle persone e del riconoscimento del valore sociale e individuale del lavoro”. Per queste ragioni Fisac Cgil, conclude Megale, ha sostenuto con convinzione la fusione delle due banche popolari: le buone idee uniscono. Il risultato di Oggi con il voto a sostegno della fusione è utile ed importante non solo per Bpm e Bp ma è un segnale positivo per l’insieme del settore e anche per il Paese”.