Il 3 ottobre scorso si è tenuto l’incontro con la Direzione di Area Territoriale alla presenza del Responsabile del DOR e dei Gestori delle Risorse Umane. Nonostante l’assenza delle funzioni commerciali di AT e DTM abbiamo rappresentato con estrema chiarezza il momento di difficoltà che stanno vivendo i colleghi della Rete a causa degli attacchi mediatici che la Banca giornalmente subisce, e soprattutto a causa del comportamento inopportuno di alcuni DTM e settoristi.
Il protocollo sulle Politiche commerciali sottoscritto circa una anno fa è puntualmente ignorato. La diffusione di classifiche di rendimento condite da commenti lesivi della dignità dei colleghi delle filiali meno performanti e privi di qualsiasi analisi oggettiva delle condizioni in cui i Lavoratori operano quotidianamente; le minacce di trasferimento o di demansionamento a ruoli “meno impegnativi”; la richiesta di dati di vendita intra-day e di report di previsione e consuntivi con cadenza giornaliera e settimanale ne sono la dimostrazione.
Non siamo disposti ad accettare che la principale strategia commerciale nella nostra provincia sia quella di stimolare i colleghi attraverso minacce e mortificazioni in aperto contrasto con quanto scritto nei piani di marketing diffusi dalla Banca stessa con la quale ci si impegna a non indicare obiettivi di budget sui prodotti, e a non monitorare i livelli di raggiungimento degli obiettivi commerciali, nel pieno rispetto degli interessi della clientela.
Più volte i DTM ed il Titolare dell’Area Territoriale si sono dichiarati contrari alle metodologie che abbiamo loro riportato, nei fatti i comportamenti non sono cambiati. Abbiamo quindi chiesto al Direttore Casolaro di farsi portavoce con le funzioni commerciali, della nostra richiesta di immediata cessazione di tutte le azioni e di tutte le richieste in aperto contrasto con la normativa aziendale e con le previsioni di legge.
Come se il clima aziendale non fosse già abbastanza pesante, la Banca ha deciso di elargire unilateralmente incentivi ad una parte esigua di colleghi rispetto alla stragrande maggioranza, utilizzando metodologie del tutto discutibili con l’unico effetto di dividere il personale. A tal proposito abbiamo chiesto alla Direzione di portarci a conoscenza dei dati del LPO di competenza delle nostre DTM, la stessa ha preso tempo giustificandosi di essere ancora in attesa di sapere dall’Ufficio Gestione Risorse Umane quali dati poterci fornire; mettendo in chiara evidenza la poca trasparenza e spirito di collaborazione che contraddistingue orami da tempo la conduzione del personale a livello centrale.
Invitiamo quindi tutti i Lavoratori al puntuale rispetto delle norme ponendo particolare attenzione ai rischi operativi strettamente correlati al proprio ruolo in azienda ed a segnalarci prontamente il protrarsi di richieste non legittime e di minacce da parte di chi dovrebbe invece facilitare l’operatività quotidiana o di ogni altro eventuale difformità che si presentasse nell’ambito del’attività lavorativa.
Siena, 6 ottobre 2016