Il presidio organizzato unitariamente martedì 4 ottobre in piazza Montecitorio, che si è concluso con un breve confronto dei referenti nazionali delle Segreterie scriventi con l’On. Zanetti (il quale ha ribadito la sua visione di una riforma fiscale che porti ad una specifica struttura per la riscossione dei tributi) ha visto una folta partecipazione di rappresentanti sindacali ed ha prodotto un primo risultato: il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla riforma fiscale, prof. Tommaso Nannicini, ha accolto la richiesta delle organizzazioni sindacali convocandole per oggi.
Al Sottosegretario abbiamo denunciato un clima aziendale pesante e di diffusa stanchezza e demotivazione del personale, sia per l’incertezza che continua a caratterizzare il futuro del settore, sia per l’indisponibilità dei vertici aziendali a procedere al rinnovo del CCNL.
Con riferimento alle prospettive della categoria è stata inoltre fortemente espressa l’esigenza che, nell’ambito della complessiva riforma fiscale, la riscossione dei tributi locali venga mantenuta nell’alveo dell’attività degli attuali agenti della riscossione (Equitalia SpA e Riscossione Sicilia SpA), sottolineando gli effetti negativi di scelte diverse sia per i Comuni che per tutti i cittadini italiani.
Il professor Nannicini, nel condividere le suesposte problematiche ha anche espresso la propria disponibilità a farsi portatore nei confronti dei rappresentanti del Governo dell’esigenza di procedere al rinnovo del CCNL in tempi brevi, ipotizzando una “moral suasion” nei confronti degli enti proprietari.
Con riferimento al tema più ampio della riforma fiscale il Sottosegretario ha continuato dicendo che si tratta di un cantiere di studio ancora aperto, e che ad oggi non ne sono prevedibili i tempi di completamento dell’analisi.
Anche in considerazione di una inevitabilmente non breve fase di studio e di realizzazione della riforma è stata sottolineata l’esigenza, e l’urgenza, di sbloccare una situazione di stallo e di immobilismo che grava enormemente sia sulla complessiva gestione aziendale che sul trattamento del personale (dinamiche economiche e professionali, gestione delle risorse).
Al termine dell’incontro è stata condivisa l’esigenza di ulteriori momenti di confronto finalizzati ad aggiornarsi sullo stato di avanzamento dei lavori di preparazione della riforma.
Un incontro positivo, quindi, che ci consegna un segnale importante, ma che non può, e non deve essere confuso con la soluzione dei problemi della categoria.
La mobilitazione pertanto continua e dovrà vedere la partecipazione sempre più massiccia di tutta la categoria; solo a fronte di fatti concreti potranno essere riconsiderate le azioni di lotta già programmate ed in fase di attuazione.
Mai come in questo periodo si stanno decidendo le sorti del settore della riscossione: per questo è indispensabile che tutte le colleghe ed i colleghi rispondano compatti alle iniziative che verranno assunte unitariamente a difesa dell’intera categoria.
A seguire si è svolto anche un incontro con i rappresentanti di Equitalia nel corso del quale è stato sottoscritto il verbale che consentirà l’erogazione del contributo welfare, per il corrente anno, con la prossima mensilità di ottobre.
Nel corso dello stesso incontro l’azienda ha fornito risposte in merito alle numerose critiche avanzate dalle OO.SS. rispetto al codice disciplinare. Pur registrando positivamente l’accoglimento della richiesta che la mancata sottoscrizione del verbale redatto dall’Audit possa non essere considerata giusta causa di licenziamento e che la mancata identificazione dell’indirizzo da parte del medico fiscale, quando comunicato correttamente dal lavoratore, non potrà comportare alcun provvedimento, le Segreterie Nazionali confermano il loro totale dissenso rispetto all’impostazione aziendale del codice disciplinare e del codice etico che, lo rammentiamo, sono atti unilaterali dell’Azienda.
A completamento di questa comunicazione, e facendo riferimento a voci che negli ultimi giorni sono insistentemente circolate in azienda precisiamo che il responsabile della delegazione aziendale, a richiesta delle Segreterie Nazionali, ha oggi dichiarato di non avere intenzione di disdettare il contratto integrativo.
Roma, 6 ottobre 2016