Bpvi: incontro con il Presidente Mion

Cari  colleghi, Vi aggiorniamo di seguito sull’incontro di stamane con il Presidente  Mion alla presenza dell’amministratore delegato Iorio, del Responsabile del Personale Rossi e del Responsabile delle Politiche del lavoro Ferrero.
L’incontro è durato tre ore e abbiamo apprezzato la disponibilità del Presidente che ha parlato con schiettezza anche se non ha fornito dati, numeri ad anticipazioni  del Piano Industriale. Le preoccupazioni restano immutate.
Il Presidente ha subito messo in chiaro che i rapporti con l’Amministratore Delegato Iorio sono improntati alla massima stima e collaborazione smentendo le notizie giornalistiche. Ha ribadito che, dal suo punto di vista, l’unico scenario futuro possibile ed auspicabile ad oggi è la fusione con Veneto Banca, seppur non condivisa da molti.   Ha definito il Piano Industriale come un piano di ritorno alla normalità ma non il “piano definitivo”. Non ha parlato di numeri o dati ma di importante riduzione di costi (facendo intendere i costi del personale). Ha parlato di sofferenze da cedere ma senza fretta calibrando costi e benefici.
Le OO.SS hanno incalzato sui temi concreti ed attuali chiedendo senza mezzi termini:

  • Quanto tempo ha la Banca  a disposizione per il risanamento
  • Quale è la strategia del Cda e quali sono le prospettive
  • No ai licenziamenti perché se quello è il vero obiettivo useranno tutte le armi a disposizione a difesa dei colleghi mobilitando l’Italia intera da nord a sud e bussando ad ogni porta. Vicenza non sarà l’apripista per i licenziamenti del settore bancario!
  • I sacrifici dovranno essere equi e progressivi, nessuno escluso a partire dal Cda e dalle figure apicali
  • assoluta necessità di vera trasparenza nei dati e Relazioni Industriali concrete
  • manleva verso dipendenti
  • azione di responsabilità verso i precedenti vertici
  • discontinuità con il passato richiesta dalle OOSS da  un anno e mezzo e che ad oggi non si è vista nelle riunioni e nei modi di lavorare.  La fiducia da riacquistare nei confronti con la clientela passa prioritariamente nella fiducia che il top management dà ai propri collaboratori. Non si motivano i collaboratori come avvenuto anche in certe riunioni e lo abbiamo riferito al Presidente che è rimasto sorpreso in quanto non a conoscenza di questi episodi definiti dallo stesso molto gravi.
  • Futuro e prospettive per le controllate  perché le notizie di stampa sono preoccupanti: Banca Nuova un giorno si dà per incorporata e un altro per ceduta.  Ma anche chiarezza su Servizi Bancari e le altre controllate
  • Maggiore conoscenza da parte del Manangement – anche intermedio  – delle filiali in loco e del territorio in cui sono ubicate prima di prendere decisioni basate solamente  “sulla carta”  che potrebbero generare un minur afflusso di raccolta

Il Presidente ha riferito che su Banca Nuova (definita una realtà interessante)  le opzioni sono due, vendita o incorporazione.  Nem ha suscitato interesse da terzi ma non vi sono proposte concrete.  Farbanca opera, secondo lo stesso,  positivamente in un settore interessante;  al vaglio ipotesi di ulteriore sviluppo di crescita. Su Prestinuova non vi sono ad oggi prospettive di cessione ed ha ventilato una riduzione dei consiglieri.  La Toscana e le altre  zone  fuori dal Triveneto  possono  essere compatibili con una banca futura del nord est e quindi ha invitato a non avere  allarmismi.  Su Servizi bancari sia il Presidente che l’Amministratore delegato non hanno fornito specifiche e questo ci preoccupa non poco.
L’azione responsabilità è ancora al vaglio con l’ausilio di importanti studi legali  ma il Presidente ha detto che va valutata con estrema attenzione pur raccogliendo  l’ennesima  richiesta delle OOSS.
Il Presidente Mion ha definito il Piano di prossima uscita come  un  un Piano di galleggiamento per creare le premesse per qualcosa di più importante con i mezzi ad oggi a disposizione ma non ha dato risposte concrete alle nostre domande.
Le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito che non accetteranno nessuna deroga al  nostro Contratto Collettivo Nazionale  e che solo gli strumenti in esso previsto potranno essere utilizzati.

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UNISIN

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