Finalmente, dopo tante pressioni, solleciti e interventi dei delegati sindacali aziendali nel corso delle semestrali e in tutte le occasioni, i primi di settembre sono iniziati i lavori di ristrutturazione dei servizi igienici nell’unità organizzativa di Assago.
Per i colleghi e le colleghe che vi lavorano è certo una bella notizia, che manifesta finalmente la volontà dell’azienda di rendere gli uffici del palazzo B7 un luogo di lavoro dignitoso e accogliente per tutti. Ricordiamo a questo proposito che oltre alla sostituzione dei sanitari, delle tubature e degli accessori troppo datati, è necessaria un’attenzione particolare alla climatizzazione, che potrà essere risolta soltanto intervenendo sia sull’impianto di riscaldamento che sull’isolamento delle ampie vetrate.
L’autunno è appena iniziato e le temperature sono ancora miti, tuttavia comprendiamo la necessità di procedere con i lavori a ritmo spedito, in modo da essere attrezzati per affrontare l’inverno, senza dover costringere colleghe e colleghi a sopportare i disagi patiti lo scorso anno. Queste lodevoli intenzioni tuttavia non possono essere un alibi per trascurare sicurezza e igiene: occorre comunque garantire nel frattempo un ambiente di lavoro sicuro.
Eppure nei giorni scorsi i locali di Mediocredito Italiano, adiacenti ai servizi igienici interessati dai lavori di ristrutturazione, non apparivano più come uffici adatti allo svolgimento di attività impiegatizie, al contrario la percezione (sia visiva che uditiva) era di trovarsi al centro di un cantiere edile in piena attività.
Il 22 settembre una polverina bianca, sottile e volatile si presentava allo sguardo attonito di colleghe/colleghi, ricoprendo ogni cosa. Il contatto con la pelle e le vie respiratorie dei presenti, era impossibile da evitare, con conseguenze diversificate a seconda dei soggetti, dal semplice fastidio alle più evidenti e rischiose reazioni allergiche. Oltre a ciò il lavoro era disturbato dai rumori tipici di un cantiere edile, in cui è del tutto normale, ad esempio, l’uso reiterato di un martello, che risulta viceversa del tutto anomalo in uffici adibiti ad attività operative.
Gli operai addetti alla ristrutturazione suscitano la nostra piena solidarietà per le difficili condizioni in cui operano, che però non possono divenire le nostre, così come differenti sono i fattori di rischio analizzati nel DVR degli addetti ai cantieri edili rispetto a quello redatto per la salute e la sicurezza dei dipendenti di MCI.
A seguito dei ticket web aperti da singoli colleghi/colleghe (costretti a procedere con minimi e immediati interventi di emergenza per rimuovere la polvere dalle proprie scrivanie), l’impresa di pulizia, che svolge l’ordinaria manutenzione dei locali, è intervenuta con le solite, limitate risorse e negli orari consueti, per arginare il disagio. Cosicché il lavoro aggiuntivo si è riversato interamente sui lavoratori e le lavoratrici dell’impresa di pulizia, che ci risulta siano stati chiamati a lavorare anche di sabato.
Soltanto alla fine della 3° giornata di conclamato disagio, l’impresa edile, sollecitata dalle funzioni aziendali deputate alla Salute e Sicurezza, anche grazie alle nostre segnalazioni, si è preoccupata di isolare l’area della ristrutturazione, utilizzando un telo plastificato, per separarla dal corridoio e dagli accessi agli uffici.
Auspichiamo che quest’accorgimento, che ovviamente andava predisposto prima e non a danno avvenuto, possa essere realizzato in via preventiva nell’avanzamento lavori, in modo da limitare drasticamente i disagi e i rischi per la salute dei colleghi e delle colleghe degli altri uffici, facendo così tesoro dell’esperienza vissuta nell’operativo factoring.
Intanto, per contenere i rischi alla salute, chiediamo con urgenza un intervento di pulizie specifico e straordinario, che aspiri le polveri depositate sulle superfici. Riteniamo tale intervento necessario, per risolvere in modo efficace una situazione del tutto anomala rispetto alla gestione quotidiana.
I lavori in corso ad Assago non riguardano soltanto le ristrutturazioni edili. Come già sapete, con decorrenza 19 settembre è stata avviata una riorganizzazione che coinvolge la Direzione Crediti presso la Sede Centrale e in misura minore anche l’Operativo Factoring, con l’accorpamento del servizio cessioni (OFI) e del servizio incassi. Gli obiettivi dichiarati prevedono di ottimizzare processi e procedure, migliorando qualità e tempi del servizio, favorendo la digitalizzazione e la costituzione di team coerenti con gli standard organizzativi di Gruppo. La responsabilità del Servizio Operativo Factoring, così costituito, è stata affidata a Paolo Scaranari, che è subentrato nel ruolo di Coordinamento ai precedenti Responsabili, che diventano figure specialistiche. Auspichiamo che l’accorpamento delle attività operative del factoring si traduca in una crescita professionale per la maggioranza dei colleghi e delle colleghe coinvolti nella riorganizzazione e che essa sia accompagnata e sostenuta da adeguate attività di affiancamento e di formazione. Crediamo anche che il processo di digitalizzazione, oltre a favorire la tutela ambientale, possa contribuire a ridurre i rischi alla salute legati all’utilizzo della carta, spesso veicolo di allergeni. Inoltre riteniamo che debba favorire la diffusione del lavoro flessibile, rendendo concreta e praticabile l’opportunità di adesione volontaria, nell’ottica di ridurre i disagi legati al pendolarismo.
Un’attenzione particolare è stata riservata da tutte le rappresentanze sindacali aziendali alla salvaguardia delle Seniority, attribuite anche in base all’esperienze maturate, che non possono risultare azzerate dai processi di riorganizzazione interna. Ricordiamo quindi a colleghi e colleghe, in occasione della propria autovalutazione, di verificare le Seniority assegnate, sottoponendo alla nostra attenzione eventuali variazioni.
Concludiamo quest’aggiornamento sindacale con una precisazione sulla fruizione delle ferie in modalità frazionata. Fermo restando l’impegno reciproco per la fruizione delle ferie nell’anno di maturazione, ci sembra una forzatura introdurre l’obbligo di pianificare la fruizione delle ferie frazionabili a ore entro il 30 settembre. In particolare la richiesta ci sembra poco sostenibile nel caso si scelga l’ipotesi del frazionamento, introdotta in via sperimentale proprio per far fronte a esigenze immediate ed estemporanee, per le quali è previsto un preavviso di 48 ore, sia dall’Accordo di “Conciliazione tra tempi di vita e di lavoro” sia dalle vigenti “Regole in materia di Orario di Lavoro”.
Siamo a vostra disposizione per ogni chiarimento, non esitate a contattarci.
Assago, 28.9.2016
RSA FISAC/CGIL – MEDIOCREDITO ITALIANO – ASSAGO