Toscana, crisi del credito: Fisac “urgono interventi per mettere in sicurezza il sistema”

crisi del credito.001Firenze, 12-9-2016 – Si è svolto oggi il primo incontro tra le Organizzazioni Sindacali firmatarie del protocollo del 19 luglio scorso sul sistema del credito e la Giunta Regionale toscana.

Le organizzazioni Sindacali hanno rappresentato la situazione dei lavoratori delle banche toscane e delle aziende di servizio ad esse collegate, i processi di riorganizzazione in atto che riguardano grandi gruppi e banche locali che mettono a rischio migliaia di posti di lavoro, per il perdurare della crisi economica e per la crisi specifica di alcuni istituti. Sono oltre 10.000 i dipendenti di banche interessate da riorganizzazione, migliaia i lavoratori a rischio esubero, oltre agli 8.000 che già hanno lasciato il lavoro nella nostra regione nel corso degli ultimi 7 anni.

La dimensione del fenomeno ne rende complessa la gestione attraverso i tradizionali strumenti, ragione per cui risulta inaccettabile la scarsa trasparenza e l’opacità delle informazioni riguardo ad aziende di forte impatto sistemico per il paese”, ha detto la Fisac Cgil Toscana.

Preoccupazioni riguardano anzitutto MPS, per il quale è necessario rapidamente procedere alla nomina del nuovo AD; servono poi un coinvolgimento pieno del sindacato e l’apertura di un confronto trasparente sul piano industriale, pena l’avvio di una stagione di mobilitazione; e c’è preoccupazione per le 4 “Good Bank” (Etruria per la Toscana), sulle quali – stando ad indiscrezioni e “boatos” – le offerte per l’acquisizione sin qui manifestatesi, siano esse banche o Fondi di investimento, prevedono consistenti riduzioni di personale (vale per l’insieme dei gruppi e degli Istituti per i quali è aperto o sta per aprirsi il confronto quali, ad esempio, BpVi).

All’incontro di oggi è stato stabilito un calendario di lavoro, accogliendo positivamente la richiesta di partecipazione al tavolo delle organizzazioni del sindacalismo autonomo che ne hanno fatto richiesta, mentre le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto alla Regione, anche alla luce della richiesta unitaria di incontro avanzata al Presidente del Consiglio sabato scorso, di farsi parte attiva attraverso la Conferenza delle Regioni per l’apertura di un confronto che, cosi come nel 2006 col Governo Prodi, individui soluzioni ed interventi (anche straordinari) in grado di mettere in sicurezza il sistema. “Sicurezza che riguarda i lavoratori e la loro condizione contrattuale, i livelli occupazionali, il ruolo del credito nel rilancio dell’economia senza decisioni unilaterali, obiettivo per il quale, il ruolo del Governo centrale non è affatto neutro”, conclude la Fisac Cgil Toscana. 

E’ stato inoltre condiviso di approfondire con una serie di riunioni specifiche i singoli punti di crisi aperti sul territorio.

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