CR Cesena – Volantino Piano Industriale

Ieri mattina l’azienda ci ha incontrato per la presentazione del Piano industriale 2016/2018- 20. Presenti per l’azienda il DG Bossina, VDG Formigoni e Dir. Teodorani, per le nostre organizzazioni sindacali, oltre a due rappresentanti aziendali per sigla hanno partecipato i Segr. Nazionali Mauro Incletolli (First/Cisl) Luca Dapporto (Fisac/Cgil) Fulvio Furlan (Uilca/Uil). L’incontro si è aperto con una presentazione da parte del DG dei dati semestrali di bilancio che al momento, se da un lato evidenziano un rallentamento del deterioramento del Credito (che resta comunque nella parte alta delle stime), dall’altro risentono negativamente sia della situazione di stallo e del clima di incertezza che l’azienda vive dagli ultimi mesi del 2015, che di un minore contributo al conto economico dell’attività di negoziazione sui titoli di proprietà che negli anni passati aveva contribuito fortemente al risultato di bilancio. Il DG ha sottolineato che per il futuro non ci si può aspettare una ripresa dei benefici dall’attività di negoziazione sui titoli di proprietà e che pertanto l’intero piano industriale è dedicato alla ricerca di margini da attività caratteristica (margine interessi e margine commissioni). Non riportiamo i dati in quanto già disponibili nel sito CRC. Siamo poi entrati nel merito del Piano Industriale esposto dal VDG Formigoni che si basa ovviamente sulle certezze dell’incremento del patrimonio garantito dall’intervento dello schema volontario del FITD. A questo proposito ci è stato confermato che l’intervento è certo e che per la concretizzazione effettiva si è solo in attesa delle ultime formalità legate all’iter autorizzativo presso le autorità europee. È stato anche precisato che l’intervento del FITD non pone scadenze il che ci permetterà di operare per ricercare la massimizzazione dei risultati in attesa di eventuali soluzioni future (aggregazioni) che ad oggi non sono assolutamente delineate. La volontà dell’azienda è di riprendere la normale attività recuperando il rapporto di fiducia con la clientela, a questo proposito il piano ha l’obiettivo di erogare sui territori di competenza circa 1 mld di impieghi nei prossimi tre anni indirizzandolo prevalentemente alle famiglie e piccole medie imprese. Sull’eventuale cessione di NPL è stato precisato che non vi sono soluzioni predefinite ma è in corso un processo di ricerca della soluzione migliore che da un lato non sia penalizzante per i dati di bilancio e dall’altro ci possa consentire di mantenere anche una loro gestione interna. Una grande attenzione verrà posta alle Inadempienze Probabili con un maggiore coinvolgimento della rete. Poi si è entrati nel vivo delle cose che ci riguardano più direttamente ovvero nella parte che riguarda l’Incremento Efficienza Operativa con il piano filiali e riduzione dell’organico. Su questo l’azienda in premessa ha precisato che utilizzerà esclusivamente gli strumenti di settore, ovvero il Fondo Esuberi e le Giornate di Solidarietà, temi su cui nelle ultime assemblee abbiamo dato ampie informazioni ma sui quali torneremo volentieri a spiegare di cosa si tratta. Di fatto la precisazione dell’azienda esclude a priori ogni altro tipo di intervento e ci riconduce negli ambiti di settore che sono già propri di tante altre banche.

Filiali: il piano industriale prevede la chiusura di ulteriori 20 sportelli di cui una parte da realizzare entro i primi mesi del 2017 ed altre entro il 2018. Fondo Esuberi: l’azienda ha dichiarato la volontà di utilizzare il Fondo Esuberi 5 anni più 2. Con i dati a loro disposizione questa ipotesi interesserebbe 110 lavoratori per i cinque anni e 50 lavoratori per gli ulteriori due anni. La volontà sarebbe di utilizzare il Fondo seguendo criteri di gradualità e progressione al fine di ricercare per quanto possibile un ricambio professionale all’interno dell’azienda. Ripartizione risorse Direzione/Filiali: rispetto all’attuale ripartizione delle risorse attualmente 326 in Direzione Generale (34%) e 640 in Rete Filiali (66%) l’azienda è intenzionata a ribilanciare questo rapporto che in ottica 2018 dovrebbe arrivare a 196 risorse in Direzione Generale (25%) e 590 risorse in Rete Filiali (75%). L’obiettivo si realizzerà attraverso una mobilità fra la Direzione Generale e la Rete. Inoltre ci è stato prospettato anche un percorso di outsourcing di alcune lavorazioni che interesserebbe complessivamente 26 lavoratori. Su questi temi abbiamo già anticipato quelle che saranno le nostre posizioni al tavolo di trattativa:  NO alle esternalizzazioni dei lavoratori. Se l’azienda vuole ricorrere ad esternalizzazioni dei processi deve ricollocare i lavoratori interessati all’interno dell’azienda;  Fondo Esuberi con utilizzo su base volontaria;  Chiusura Filiali da analizzare attentamente all’interno della procedura che si aprirà. È interesse di tutti evitare per quanto possibile sia le ricadute sui lavoratori interessati che eventuali perdite di volumi (raccolta). Su questo l’azienda si è già detta disponibile ad aprire un confronto nell’ambito della trattativa.  Giornate di solidarietà: siamo disponibili ad affrontare il tema precisando che ad oggi non avere mai utilizzato gli strumenti di settore ci consente di avere un consistente numero di giornate che sarebbero coperte al 60% dello stipendio. Abbiamo anche evidenziato che perché il piano industriale possa avere uno sviluppo occorre procedere da subito alla revisione dei processi organizzativi con uno snellimento delle procedure. Su questo l’azienda ha risposto che da subito verranno avviati i primi cantieri in proposito, ricercando un maggior utilizzo delle attuali procedure CSE, anche partecipando in maniera più attiva alle attività del centro informatico. Il piano ha anche raccolto una serie di segnalazioni che da sempre le nostre organizzazioni sindacali (primo tavolo) hanno evidenziato, prevedendo consistenti investimenti in formazione (un milione di € nel triennio), miglioramento del welfare aziendale, valorizzazione del merito e gestione efficace del talento, sentieri di carriera per lo sviluppo dei giovani, valorizzazione della leadership al femminile. Si tratta al momento di enunciazioni che ci fanno piacere e che seguiremo con attenzione da parte nostra negli sviluppi futuri. Al termine dell’incontro ci siamo rimandati all’apertura formale della procedura come da previsioni del CCNL (art.20 e 21) che l’azienda ha preannunciato avverrà a brevissimo.

CRC PIANO INDUSTRIALE

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