I segretari di coordinamento delle Rappresentanze sindacali aziendali FISAC/CGIL delle 4 Nuove Banche hanno fatto il punto della situazione.
La riunione questa volta si è tenuta in CGIL a Pescara, dove siamo stati accolti dalle Segreterie Regionali di Abruzzo e Molise e dalla Segreteria della Cassa di Risparmio di Chieti.
Avevano deciso di vederci il 2 agosto per valutare i risultati del percorso di vendita delle 4 Nuove Banche, le prospettive e le iniziative sindacali.
Almeno sul primo punto dovremo ulteriormente attendere ( il mese di agosto ? ).
Si sono riaccesi i fari sulle 4 Nuove Banche dopo la notizia delle “ magre “ offerte pervenute (due per l’acquisto in blocco da parte di Apollo e Lone Star; una per l’acquisto della assicurazione).
Si è riacceso il dibattito. Vendere agli americani ? Fare entrare in campo il Fondo Interbancario di tutela dei Depositi ( FITD ) con il c.d. “ schema volontario “ ?
Si è registrato un “ ritorno di fiamma “ da parte di talune Istituzioni locali ed esponenti politici, anche per la concomitanza di altre vicende bancarie.
Una discussione vivace, spesso caratterizzata dal “ rimpallo “ di responsabilità anziché dall’urgenza di porre Governo, Unità di risoluzione e sistema bancario di fronte ad una precisa domanda:
E’ solo questione di prezzo oppure è – prioritariamente – questione di come meglio garantire Lavoro – Risparmio – Territorio.
Un tessuto economico del territorio e di rapporti di clientela fatto prevalentemente di piccole e medie imprese, commercianti e artigiani; di famiglie.
Lavoro – Risparmio – Territorio. Non sono tre parole. Sono le domande cui dare risposta.
La prospettiva di soluzioni che rinviino “sine die” i definitivi assetti proprietari e l’ assetto societario potrebbe soltanto nuocere alle 4 Nuove Banche, vanificandone la faticosa e positiva “ risalita “ in corso.
Dopo anni di amministrazione straordinaria e a circa 1 anno dai provvedimenti del 22 novembre 2015, è evidente la necessità di una soluzione stabile e duratura per le 4 Nuove Banche, per l’economia dei territori, per l’occupazione ( diretta e indiretta ).
Da mesi circolano “ numeri “ sui presunti esuberi di Personale; nelle discussioni la parola Lavoro è derubricata, quasi che il problema fosse soltanto come accompagnare all’uscita un certo numero di lavoratori piuttosto che quello di porre chiari e preventivi presidi ai livelli occupazionali dei dipendenti e, non dimentichiamolo, di diverse centinaia di occupati nell’indotto.
Siamo ancora in attesa dei decreti ministeriali di attuazione dell’arbitrato e, nel frattempo, si sta avviando, con ancora qualche criticità da chiarire, la macchina per l’accesso al c.d. Fondo di solidarietà da parte degli obbligazionisti subordinati.
Nessuna nuova per i piccoli azionisti, nonostante fosse stata diffusa la notizia che l’Unità di Risoluzione e Gestione delle Crisi di Banca d’Italia avesse confermato che ” i potenziali acquirenti delle nuove banche si sono mostrati sensibili al tema di ristabilire un sano e solido rapporto con il territorio e i risparmiatori delle quattro banche, attraverso l’emissione di nuovi titoli per gli obbligazionisti esclusi dal rimborso forfettario e warrant per i vecchi azionisti “.
Un crescente malessere nella conferma che la scelta di pesare i crediti deteriorati delle vecchie 4 banche solo al 17% del loro valore di libro (ora al 22%) sia andata a totale discapito, in primis, degli obbligazionisti subordinati.
Pure tra le evidenti difficoltà, prosegue l’attività sindacale nelle 4 Nuove Banche.
Abbiamo apprezzato gli esiti del lavoro congiunto sulle responsabilità professionali e sui complessi risvolti tecnici e giuridici della vicenda.
Stiamo ulteriormente approfondendone i contenuti per una migliore comprensione da parte dei lavoratori interessati.
Le ferie, nonostante il CCNL preveda che “L’impresa, solo per particolari esigenze di servizio, può dividere le ferie in due periodi, uno dei quali non inferiore a 15 giorni lavorativi “, sono state modulate per fare fronte a: evidenti carenze di organici; accresciute esigenze di servizio; ritardi organizzativi.
Formazione professionale; fruizione delle giornate accantonate a Banca delle ore ( per le Aree professionali ); Autogestione individuale ( per i Quadri direttivi ) sono fra le problematiche più evidenti, con particolare aggravio sui lavoratori delle agenzie.
Stiamo monitorando lo stato di attuazione degli accordi sottoscritti; in alcune aziende sono stati aperti o si apriranno i confronti per la trasformazione delle forme pensionistiche, laddove necessari in coerenza agli orientamenti della COVIP ( la Commissione di Vigilanza ).
Accordi sono stati stipulati a seguito della decisione di chiudere alcuni filiali e per risolvere una questione relativa al trattamento degli ex Apprendisti.
Ma constatiamo che la prolungata fase di “ Ente ponte “ non sta consentendo compiute relazioni sindacali, nonostante l’opportunità che le previsioni del CCNL offrono alle stesse Aziende di migliorare la gestione delle risorse umane, attraverso il rapporto con le Rappresentanze sindacali aziendali.
Complessivamente registriamo un ritardo nel rinnovamento e ricambio professionale e delle responsabilità nonché nella riorganizzazione.
Proseguendo nel confronto e nella ricerca di sintesi unitarie fra le Organizzazioni sindacali, questi sono alcuni dei problemi da affrontare, nonostante il pesante condizionamento dell’incertezza riguardo agli esiti e ai contenuti della cessione delle 4 Nuove Banche.
Porterà novità il mese di agosto ? Riteniamo di sì e in tale senso ci stiamo organizzando anche per garantire continuità di presenze e di comunicazione con le lavoratrici e i lavoratori.
Nonostante la “ mala gestio “ del passato e le responsabilità, anche di diversa natura, da accertare e perseguire fino in fondo, i territori su cui insistono le 4 Nuove Banche ( tutto il centro Italia e importanti presidi/presente al Nord e al Sud ) hanno bisogno di questi soggetti creditizi per la ripresa dell’economia e l’uscita dalla stagnazione.
In sintesi, serve chiarezza. Vanno date certezze e prospettive stabili alle 4 Nuove Banche, ai territori, ai lavoratori.
Pescara, 2 agosto 2016
Le Segreterie degli Organismi sindacali aziendali FISAC/CGIL
Nuova Cassa di Risparmio di Chieti Spa – Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara Spa
Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio Spa – Nuova Banca delle Marche Spa