I finanziamenti a famiglie e imprese sono scesi dello 0,04% annuo, peggiorando da maggio. Le sofferenze nette risalgono a 85 miliardi, al top dal dicembre scorso.
MILANO – Tassi sui mutui a nuovi minimi, prestiti stagnanti e sofferenze in crescita. Si confermano i recenti trend per il sistema bancario nel mese di giugno, stando al rapporto mensile dell’Abi. Secondo il rapporto dell’Associazione delle banche italiane, gli impieghi a famiglie e imprese hanno visto una variazione dello 0,04% contro l’aumento dello 0,33% di maggio e il -0,22% di giugno 2015. Il totale prestiti all’economia (che include le famiglie, le imprese e la pubblica amministrazione) ha segnato una variazione prossima allo zero (-0,3%).
Nuovo minimo storico a giugno per il tasso di interesse sui mutui.Secondo il rapporto Abi il tasso medio sui nuovi finanziamenti per acquisto di abitazioni si è attestato al 2,21% toccando il nuovo minimo storico. Era il 2,25% il mese precedente e si raffronta al 5,72% di fine 2007. Circa due terzi dei nuovi mutui sono a tasso fisso. A maggio l’ammontare complessivo dei mutui in essere delle famiglie ha registrato un aumento dell’1,5% rispetto al maggio 2015 “confermando, anche sulla base dei dati sui finanziamenti in essere, la ripresa del mercato dei mutui”.
Le sofferenze nette (al netto delle svalutazioni già effettuate dalle banche con proprie risorse) a fine maggio 2016 sono pari a 85 miliardi di euro rispetto a 84 miliardi di aprile. Secondo l’Associazione, il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è risultato pari al 4,72% a maggio 2016, 4,67% ad aprile 2016 (4,93% a fine 2015; 0,86%, prima dell’inizio della crisi).