4 Banche: Nella valorizzazione del capitale umano e del territorio il punto di forza

Confermati i primi progressi verso il risanamento “  dal comunicato congiunto delle 4 Nuove Banche, in occasione dell’approvazione  dei resoconti di gestione al 31 marzo. Le nuove banche  procedono  con il rinnovo di finanziamenti e con l’offerta di nuovo credito. Dal 23 novembre 2015 al 31 marzo 2016 “ i rinnovi/nuovi finanziamenti hanno interessato quasi 40.000 clienti per 4.670 milioni di euro “.

Il Presidente unico, Roberto Nicastro, ha commentato i risultati: “Il primo trimestre delle Nuove banche si è chiuso in progresso: con risultati in normalizzazione, raccolta del tutto stabilizzata e perdite inferiori alle attese. Il risanamento delle Good Banks procede ed esse hanno mostrato di poter riprendere appieno il ruolo di motore dell’economia dei propri territori, grazie alla dedizione e professionalità dei circa 6.000 dipendenti, ed alla fiducia rinnovata da oltre 1.000.000 di clienti”.

I risultati delle 4 banche sono stati soddisfacenti e in chiaro progresso, pur ovviamente risentendo delle complesse vicende che hanno portato alla creazione delle nuove realtà.

Spese del personale in linea con le previsioni e in sostanziale equilibrio con il totale dei ricavi. I sacrifici sostenuti dai lavoratori hanno concorso in modo significativo, il loro impegno è stato determinante per il recupero del rapporto di fiducia e per il rilancio delle 4 banche.

“ La cura ha funzionato” ma tardano ad affermarsi nuove e più costruttive relazioni industriali.

Con la conversione in legge del decreto n.59, che ha introdotto importanti misure a sostegno dell’intero sistema creditizio,  stanno per diventare operative le procedure di indennizzo per molti detentori di obbligazioni subordinate, i quali hanno subito l’azzeramento del valore dell’investimento.

Si è ancora in attesa, invece,  dei decreti attuativi per l’accesso all’arbitraggio da parte di questi risparmiatori non istituzionali e non professionali.

Resta drammaticamente aperta e totalmente irrisolta, come in altre realtà del sistema dove si sono percorse strade diverse da quella della “risoluzione”, la situazione dei piccoli azionisti.   

A tale proposito, sentiamo forte il vincolo di solidarietà reciproco con i colleghi e con i risparmiatori di  altre realtà creditizie per le quali sono stati effettuati interventi con modalità differenti.

L’obiettivo è comune per tutti: 

  • salvaguardia del risparmio non speculativo;
  • salvaguardia dei livelli occupazionali e delle condizioni di lavoro.

Di recente Banca d’Italia in qualità di Autorità di risoluzione ha risolto i contrasti nella governance, rinnovando il vertice di Rev Gestioni crediti, la società nata per la gestione e la dismissione delle sofferenze delle 4 vecchie banche.

Rev ha un portafoglio di sofferenze di circa 2 miliardi (9,5 miliardi lordi) dopo la rivalutazione, dal 17% al 22% medio, del valore di cessione dei crediti deteriorati delle quattro vecchie banche. 

Il nuovo vertice di REV, secondo Banca d’Italia, ha il compito di avviare in tempi brevi la cessione del portafoglio di Npl, previa selezione degli advisor.

Nonostante le “ turbolenze “ che attraversano il sistema creditizio italiano e in attesa di conoscere le soluzioni che il Governo adotterà riguardo ad alcuni istituti nonchè in materia di sofferenze dell’intero sistema bancario,parrebbe dunque che la lunga “traversata nel 

deserto” possa sfociare a breve nell’asta pubblica di collocamento sul mercato delle 4 Nuove Banche.

Devono essere cedute sul mercato, come previsto dalle norme della Risoluzione, e, a quanto è dato di sapere, il relativo processo “è in avanzata fase di implementazione”.

Sono stati garantiti “ procedimenti aperti, trasparenti, non discriminatori e competitivi”.

  • Quali e con quali clausole contrattuali per il territorio e la sua economia ?
  • Perché prendere in considerazione soltanto la cessione del portafoglio di NPL e, in ogni caso, con quali criteri e a quali condizioni?

Per inciso,  l’80 per cento delle sofferenze bancarie e’ in capo ai grandi gruppi societari, ovvero quelli che sono considerati i migliori clienti e costituiscono il 10% degli affidati. (fonte CGIA Mestre ).

Si sta valutando l’impatto sul territorio ? Si sta valutando se non sia da prendere in considerazione anche l’eventuale interesse del potenziale acquirente delle 4 Nuove Banche a rilevare stock di Npl da gestire ?

Stiamo parlando di Banche risanate che insistono per la grande parte nel Centro Italia, con propaggini e insediamenti importanti a nord e a sud, di un potenziale volano per:

  • Economie regionali caratterizzate da un tessuto importante di piccole e medie imprese, da accompagnare verso il rinnovamento, la crescita dimensionale, i mercati esteri,  in molti casi assistendo il ricambio generazionale.
  • Famiglie e imprese cui riprendere a concedere credito con oculata selezione del rischio di credito e della tipologia dei prodotti offerti.
  • Livelli occupazionali da salvaguardare: quelli dei dipendenti delle 4 Nuove Banche e delle altre società controllate ma non solo. Attorno ai 4 gruppi bancari gravita un indotto cospicuo di attività che occupano un migliaio circa di persone.

Tanto più diventa evidente l’urgenza dell’impegno di Istituzioni e Associazioni economiche e sociali di rappresentanza a tutela del territorio e della sua economia.

E’ nella valorizzazione del capitale umano e del territorio il punto di forza per l’acquirente delle 4 Nuove Banche e delle società controllate.

Chieti, Ferrara,Arezzo,Jesi, 7 luglio 2016

Le Segreterie degli Organismi sindacali aziendali FISAC/CGIL

Nuova Cassa di Risparmio di Chieti Spa – Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara Spa

Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio Spa – Nuova Banca delle Marche Spa

Nella valorizzazione del capitale umano e del territorio il punto di forza

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