Speculazione, rigidità delle Istituzioni europee, ritardi negli interventi di messa in sicurezza delle nostre banche, rischiano di avere un effetto disastroso per occupazione, sistema, economia, paese e soprattutto regione Toscana.
Lasciando da parte le polemiche sulle responsabilità storiche (ci sarà tempo) diciamo con forza che ora é il momento di agire presto e bene con tutti quegli interventi che consentano di mettere in sicurezza gli istituti strategici per il paese a partire da MPS con le 2 azioni decisive e definitive da tutti ritenute necessarie; quella sui crediti deteriorati e la capitalizzazione.
Il tempo però non è un dettaglio e mentre ci si industria su mitologici riferimenti dei nuovi strumenti, il fuoco divampa. Al Governo del paese chiediamo un intervento netto se necessario forzando le regole ottuse europee e gli egoismi tedeschi.
Alla regione di accompagnare insieme al sindacato un processo di riordino del sistema che vede la Toscana come epicentro della riorganizzazione del sistema bancario nazionale. I lavoratori che hanno sopportato tanti sacrifici lo pretendono.”
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