Si sono esauriti i termini della procedura che ci ha visti impegnati nel confronto relativo al progetto di riorganizzazione del canale Business Clients dell’U.O. Private & Business Banking, in assenza di accordo sindacale.
La risposta aziendale alle questioni e alle osservazioni critiche formulate dalle scriventi OO.SS., è infatti apparsa visibilmente inadeguata. In particolare, ci è sembrata non argomentata e perciò autoreferenziale la rassicurazione fornita dall’Azienda circa l’assoluta sostenibilità dell’aumento dei carichi e ritmi di lavoro che inevitabilmente graveranno sui responsabili di sportello coinvolti dalla riorganizzazione. Al contrario, dalle informazioni raccolte dai diretti interessati ci consta, invece, la forte preoccupazione degli stessi circa la possibilità di continuare a gestire in modo serio e responsabile un numero di pratiche che sarà di qui a breve significativamente maggiore di quelle attuali, per giunta senza poter più fruire di alcuna collaborazione (che fino ad oggi poteva essere ancora garantita dai Colleghi ex SBB).
Inoltre il sistema informatico, a dire dell’Azienda, supporterebbe con piattaforme efficientissime il nuovo modello di business (ad es.: fidejussioni in due giorni, lettere di credito veloci e senza criticità sin dalla pre-check) e, in aggiunta, la standardizzazione dei prodotti a catalogo faciliterebbe l’operatività: circostanze, queste, la cui asserzione appare facilmente confutabile.
Da parte nostra, anche a seguito dei feedback raccolti dai colleghi della Rete, abbiamo più volte rimarcato quali saranno le difficoltà che tale riorganizzazione introdurrà insieme all’ aggravio di lavoro per chi già fatica a chiudere le attuali attività entro il normale orario di lavoro. Inciderà in modo ulteriormente negativo, in tal senso, il nuovo orario di apertura degli sportelli alla clientela (che come noto si è allungato per alcuni fino alle 16,30), stante l’obiettivo aziendale di estendere nel futuro prossimo tale modalità (e dunque tale criticità) a tutta la rete.
Relativamente agli spostamenti con cambio di residenza che riguarderanno i Business Banker e Small Business Banker direttamente interessati dalla ristrutturazione, per i quali sono in corso i colloqui con le DRA, l’Azienda ha più volte sostenuto che ricercherà la volontarietà dei Colleghi interessati, per cui Vi invitiamo a segnalarci eventuali criticità in tal senso.
Non certo per noi secondario è l’aspetto delle mansioni svolte dai colleghi coinvolti dalla riorganizzazione e in particolare del possibile demansionamento dei QD che verranno assegnati alle mansioni di “support”. Tale figura infatti non risulta normata dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e richiede pertanto una attenta verifica della compatibilità delle relative mansioni, con quelle previste dalla qualifica di Quadro Direttivo. La risposta aziendale al riguardo è stata anche qui generica e non puntuale, tesa a
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rassicurare che le posizioni che verranno ricoperte saranno in assoluta armonia con la professionalità dei colleghi.
Altro tema discusso sono gli inquadramenti delle nuove figure professionali e la relativa formazione per i colleghi che assumeranno un diverso incarico; la risposta aziendale a queste istanze è stata che non si prevedono nuovi inquadramenti, mentre si intenderebbe investire sulla formazione altamente qualificata per i colleghi MID CAP e BBTS TIER 1; anche per i colleghi che verranno chiamati a ricoprire un nuovo ruolo nelle posizioni Business Banker, Business Banker Trade Specialist tier 2, sono previsti corsi formativi specialistici per l’attività che andranno a svolgere.
Accogliendo positivamente il progetto aziendale di formare adeguatamente i colleghi che ricopriranno il nuovo ruolo MID CAP, vorremmo che anche i corsi formativi per le altre figure coinvolte fossero effettivamente volti alla crescita professionale degli stessi e non finalizzati a mere attività addestrative (come è stato per il passato per alcuni BBTS).
Rispetto a tutte le criticità enunciate e tuttora non superate, per carenza di informazioni, abbiamo raccolto la disponibilità aziendale ad effettuare un incontro di verifica nella fase successiva alla prima attuazione delle misure riorganizzative; fase che, come noto, partirà il prossimo primo luglio. In tale sede verificheremo, in particolare, quali soluzioni saranno state adottate e potranno essere condivise rispetto al problema dei support e a quello, più generale (definitivamente quantificato), dell’aumento dei carichi di lavoro.
Chiediamo ai colleghi coinvolti dal progetto che subiranno la modifica di ruolo, in particolare a tutti coloro che dovessero sentirsi essere chiamati ad un ruolo inferiore rispetto al quello attualmente ricoperto, di darcene immediata notizia.
Milano, 23 maggio 2016
Segreterie Organi di Coordinamento
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN