Quando abbiamo deciso che era arrivato il momento di denunciare pubblicamente l’inaccettabile atteggiamento e comportamento del nostro DTM Dir Strano, ci siamo interrogati sul “taglio” da dare al nostro comunicato sindacale.
Dovevamo decidere se fosse preferibile utilizzare il sarcasmo, l’allegoria o se fosse il caso di usare toni particolarmente duri di forte impatto.
Abbiamo, invece, optato per l’utilizzo di uno stile sobrio proprio per evitare il rischio di scadere allo stesso livello del comportamento che vogliamo stigmatizzare e portare all’attenzione di chi può, e a nostro giudizio, dovrebbe intervenire.
Nell’ambito della DTM di Messina sono sempre più frequenti le segnalazioni dei colleghi sulla consuetudine del Dir. Strano di approcci “aggressivi”, quando non velatamente minacciosi di ritorsioni “professionali” e/o “logistiche” nei confronti di Titolari, addetti di DTM, responsabili di uffici, ecc
Altrettanto famigerate per veemenza e toni sono le telefonate, le riunioni di DTM e le Lynch, nonché i colloqui riservati, tenuti alla presenza del solo GRU, al quale peraltro viene riservato esclusivamente il ruolo di “muto testimone”.
Non sappiamo se tutto ciò sia dovuto ad ataviche frustrazioni personali, a complessi di inferiorità, a senso di inadeguatezza, a fondamentale timidezza, a manie di onnipotenza, a eccesso di stress, ad ansia da prestazione o solo alla convinzione che questa sia la politica di gestione più premiante in termini di risultati.
Non lo sappiamo e neppure ci interessa!
Quello che sappiamo e che ci viene confermato quotidianamente dall’esperienza in filiale sono l’impegno e lo spirito di abnegazione di tutti i colleghi che schiacciati tra crisi di reputazione (causata da altri) e budget non sempre raggiungibili, ricevono continuamente messaggi di inadeguatezza al proprio ruolo (..mentre “pochi” ricevono premi in viaggi e in danaro grazie al lavoro di “tutti”). E ancora sappiamo che è stato superato ogni limite di decenza e di sopportazione. Sappiamo che tale atteggiamento non tiene conto del valore e del rispetto della dignità umana. Sappiamo che tanti colleghi affermano di essere demotivati, insicuri di sé e delle proprie capacità, con livello di ansia e di stress in continuo aumento, con sbalzi d’umore, insonnia e paura.
E sappiamo anche che, la recente riunione dei Titolari gestita con toni “morbidi” tenuta a favore di un registratore non è da considerarsi prova contraria rispetto a quanto affermato.
Anzi… se voleva essere la precostituzione di giustificativi a propria discolpa può essere accantonata come “tentativo miseramente fallito”!
La salute del lavoratore è un bene di rilevanza costituzionale e l’articolo 2087 del codice civile dispone che l’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.
E’ giunto, quindi, il momento di cambiare rotta, in modo deciso ed immediato.
Al Dir Maione, in qualità di responsabile dell’A.T. Sicilia e Calabria, e al Dir Gioitta, in qualità di Direttore Operativo, chiediamo di sapere se il Dir Strano è interprete delle loro linee guida, cosa che ci sorprenderebbe molto, o ritengono che la politica di gestione della Banca MPS nel territorio messinese sia incompatibile con quanto più volte affermato in termini di rispetto verso le persone e di necessità di lavorare in un clima sereno seppur con la giusta attenzione ai risultati e alle indicazioni commerciali.
Certi di un intervento ufficiale che non aggravi la situazione e che riporti un clima tranquillo nelle nostre filiali rimarremo attenti all’evoluzione della situazione e ci dichiariamo fin d’ora pronti a ricorrere ad ogni strumento a nostra disposizione per tutelare a pieno le lavoratrici e i lavoratori della Banca MPS della nostra provincia.
Messina, 04/05/2016
First-Cisl Fisac CGIL Ugl Uilca