Prima di partire per Bruxelles, il Ministro dell’Economia ha voluto rasserenare il 1° Maggio dei lavoratori bancari.
In una ampia intervista dedicata ai provvedimenti del Governo a sostegno del sistema creditizio, ci ha dedicato un pensiero: “ …….non nascondiamoci dietro un dito: c’è eccesso di occupazione che andrà gestito in tempi e modalità dovute. Con meccanismi che facilitino l’uscita dal lavoro dei bancari vicini alla pensione…..”
No, Signor Ministro, non ci nascondiamo dietro un dito.
Pensa proprio che una ulteriore drastica riduzione dei livelli occupazionali sia la ricetta per sanare i problemi delle banche italiane ?
Se il Governo negli ultimi mesi ha dovuto dedicarsi ai tanti provvedimenti tesi a rafforzare il sistema creditizio, non sarà perché – nonostante dal 2000 ad oggi circa 48.000 bancari siano stati “esodati” con l’ammortizzatore sociale di settore ( senza considerare gli esodi in programma fino al 2018 ) – le imprese bancarie italiane , alla prova della crisi e della recessione, hanno dimostrato tutti i loro preesistenti limiti ?
I provvedimenti adottati venerdì 29 aprile dal Consiglio dei Ministri riguardano anche i detentori di obbligazioni subordinate delle vecchie banche in risoluzione.
E’ sparito il tetto di 100 milioni di euro e si apre una corsia di emergenza per i risparmiatori con i redditi più bassi.
Dopo tanti mesi, un passo avanti.
Ma ancora tanta incertezza sul numero dei risparmiatori che verranno indennizzati, sui tempi effettivi, sulle modalità, anche se il Ministro assicura che “ il rimborso diretto è semplicissimo “.
Padoan ha dichiarato “ Chi non ha i requisiti o non vuole utilizzarli ha comunque la via d’uscita di rivolgersi all’arbitrato “. Ma dove sono le regole per l’arbitrato ? e gli arbitri ?
Dovremo attendere che sia reso pubblico il testo del decreto legge per una valutazione compiuta ma diremmo che ancora non ci siamo.
Più in generale osserviamo che continua a mancare ( la volontà ? ) per l’assunzione di norme che rendano più tempestivi e stringenti i controlli e più trasparente il mercato dei prodotti finanziari, con garanzie effettive per il risparmio non speculativo.
Non sono stati certo gli addetti agli sportelli ad avere: 1) deciso l’emissione di bond subordinati per rafforzare i requisiti patrimoniali; 2) consentito l’emissione; 3) attribuito il livello di rischio; 4) deciso, programmato e coordinato la collocazione al dettaglio dei bond subordinati.
Cattive gestioni, intrecci clientelari, commistione di affari e politica, ricerca spasmodica e con tutti i mezzi di redditività a brevissimo, riduzioni dei costi del lavoro ecc.
Altrettante responsabilità – ai diversi livelli – da accertare perché alla fine non accada che tutti vadano assolti e in prima linea restino soltanto i lavoratori.
Concludiamo con una notizia che era attesa. Governo e Commissione UE hanno concordato una proroga temporale dei tempi per la cessione delle 4 Nuove Banche sul mercato.
Ci sono tutte le condizioni perché gli acquirenti delle 4 banche realizzino un buon affare.
Alla proprietà, l’Autorità di risoluzione, spetta definire i criteri per la selezione dei potenziali acquirenti.
Quale peso intende dare all’economia dei territori e all’occupazione nella cessione delle 4 Nuove Banche ( e delle società controllate e delle partecipazioni ) ?
E quale ruolo intendono svolgere le Istituzioni e le Autonomie locali, le Associazioni economiche e sociali?
I circa 6.000 dipendenti – da mesi sotto pressione per consolidare le 4 Nuove Banche e la fiducia della clientela – e i 1.000 occupati a rischio nell’indotto chiedono di conoscere e di negoziare il proprio futuro.
Perché la ricetta non sia sempre la stessa !
Jesi, Arezzo, Ferrara, Chieti, 1° maggio 2016
Le Segreterie FISAC/CGIL degli Organismi sindacali aziendali dei Gruppi
Nuova Banca delle Marche – Nuova Banca dell’ Etruria e del Lazio – Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara – Nuova Cassa di Risparmio di Chieti
Il Ministro Padoan augura Buon 1° Maggio ai lavora