In riferimento alla comunicazione Aziendale avente per oggetto” trattativa per la definizione di un unico CIA di Gruppo Unipol” precisiamo quanto segue.
L’ Azienda ha convocato le OO.SS. a partire da Venerdì 22 aprile per riprendere la trattativa ai fini della costituzione del nuovo CIA di Gruppo Unipol.
Nella serata del 23 aprile la trattativa è finalmente arrivata ad un punto avanzato, con la proposta da parte dell’Azienda di un testo che recepiva buona parte delle nostre rivendicazioni.
Con senso di responsabilità e visti gli importanti contenuti raggiunti, abbiamo unitariamente chiesto all’impresa -nella giornata del 25 aprile di potere sottoporre, nei giorni successivi mediante convocazione di assemblee, tale testo ai lavoratori affinché si esprimessero, mediante l’istituto democratico del referendum, se approvarlo o meno.
A fronte di tutto ciò l’impresa, in modo unilaterale ed inspiegabile, ha inviato a tutti i lavoratori comunicazione sull’applicazione del Cia Unipol.
Noi crediamo che la miglior risposta sia quella di partire immediatamente e in modo unitario con una grande consultazione – da realizzarsi e concludersi nelle prossime settimane – di tutte lavoratrici e lavoratori del Gruppo sul testo ultimo consegnatoci il 23 aprile per costringere l’impresa a tornare sui propri passi, ed ottenere il nuovo Contratto Integrativo di Gruppo.
Nel massimo della democrazia saranno i lavoratori a decidere se il testo a cui eravamo pervenuti unitariamente debba essere o meno oggetto di firma.
La Fisac Cgil afferma con forza fin d’ora che, qualora l’impresa – anche a seguito della grande consultazione dei lavoratori – non dovesse recedere dalla propria posizione, si aprirà una fase conflittuale ad ogni livello – con scioperi e mobilitazioni che non si fermeranno fino al raggiungimento dell’obiettivo.
La Fisac Cgil nel rispetto della consultazione democratica dei lavoratori sarà come sempre al loro fianco in tutte le fasi di mobilitazione e di sciopero a partire dalla giornata di domani.
Colleghe e colleghi, scegliamo noi tutti insieme il nostro futuro contratto integrativo.