ISP: accordo Rls

Il 6 aprile è stato raggiunto l’accordo sui Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.

Il percorso negoziale attraverso il quale si è giunti all’accordo è stato piuttosto tormentato. L’accordo nazionale di settore del 4/2 è giunto dopo due anni di vacatio (ricordiamo che la disdetta dell’accordo di settore risaliva al 21 giugno 2013, precedente alla vertenza dell’ultimo CCNL). Successivamente, l’11/2, si è svolto il primo incontro di Gruppo in Intesa Sanpaolo. In questa occasione, forzando l’interpretazione dell’accordo nazionale, l’Azienda non solo prevedeva che tutti gli RLS fossero RSA ma anche che la decadenza dal ruolo di RSA, qualunque ne fosse la ragione, avrebbe determinato la contestuale decadenza dal ruolo di RLS.
Di fronte a questa inaccettabile posizione si sono interrotte le trattative; la Fisac, insieme al tavolo unitario, ha richiesto alle Segreterie Nazionali un intervento sull’ABI per superare questo automatismo. A seguito di ciò il 16/3 è stato sottoscritto un Verbale Interpretativo tra Segreterie Nazionali e ABI che ha reintrodotto la precedente dicitura che prevede che gli RLS debbano essere “di norma dirigenti sindacali” (NdR: non RSA) a fronte di un rafforzamento dell’impegno a costituire nei grandi Gruppi l’RLS di Gruppo e la Delegazione RLS.

Superato questo ostacolo è stato possibile riaprire il confronto nel Gruppo per l’introduzione degli RLS di Gruppo e la costituzione della delegazione RLS cui attribuire specifiche modalità di esercizio del ruolo non lesive delle prerogative di legge facenti capo ad ogni singolo RLS.

Accordo

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