Colleghi,
purtroppo, confermando i nostri timori, dopo mesi di silenzio e rifiuto del confronto, oggi l’Azienda ha convocato i sindacati per comunicare loro il formale avvio della fase di confronto prevista dal contratto prima dell’apertura di una procedura di licenziamento collettivo.
Il piano di esuberi proposto dall’azienda per il 2016 è particolarmente grave.
L’azienda intende chiudere tutte le filiali nel corso dell’anno – le ultime nel primo trimestre del 2017 per esigenze operative – licenziando tutti i 122 lavoratori lì impiegati, a meno che le stesse non vengano vendute nel frattempo.
Sono previsti per il 2016 anche 35 esuberi in Direzione Generale (o “posizioni da sopprimere” – sic!, come le chiama l’azienda nella sua comunicazione…), inerenti alle funzioni più interessate dalla diminuzione dell’attività della banca.
In totale 157 colleghi, più di un lavoratore su due!
E’ prevista poi la cessazione dei rapporti di lavoro rimanenti per step progressivi, fino alla totale cessazione al termine della procedura di “dismissione” del portafoglio.
In linea con la rigidità dimostrata in questi mesi, dal piano non traspare alcuna intenzione nel voler valutare alternative alla liquidazione, se non l’apertura ad una eventuale cessione degli sportelli, che sarà oggetto di processo formale ancora da avviare.
Purtroppo sembra che le pressioni verso le istituzioni fatte in questi mesi, e nuovamente in queste settimane, dai sindacati, FISAC-CGIL compresa, e gli interessamenti anche ad alto livello che ne sono derivati (Presidenti e Assessori delle Regioni coinvolte, Consigli Regionali, Ministeri) non siano serviti a convincere lo Stato Austriaco e la dirigenza della banca ad aprirsi ad un reale confronto ed a valutare tutte le possibili ipotesi alternative alla liquidazione.
Anzi, la tempistica di questa comunicazione, a ridosso di interventi anche forti fatti dalla Presidente della Regione FVG e del Consiglio Regionale del FVG, sembra quasi irridente verso quanto richiesto da quelle istituzioni.
I sindacati, FISAC-CGIL compresa, porranno in essere tutte le iniziative che potranno essere messe in campo, continuando nel frattempo la pressione sulle istituzioni, perché sarà importante continuare ad averle al proprio fianco durante questa procedura, perché vengano prese in esame e sviluppate tutte le opzioni dovessero emergere che possano salvaguardare posti di lavoro (vendita, totale o parziale, della banca inclusa), e perché siano garantite il più possibile le tutele ed il sostegno che il contratto e la legge mettono a disposizione.
In allegato il comunicato unitario.
A breve vi informerò sulle prossime iniziative del sindacato, a partire da quelle che vi vedranno coinvolti (assemblee dei lavoratori).
Rassegna Stampa
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