La complicata vertenza per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale della C.R.Volterra è giunta sul tavolo dei massimi vertici sindacali provinciali e regionali e delle Segreterie Regionali FIRST-CISL, FISAC-CGIL e FABI e delle Confederazioni territoriali CISL e CGIL della provincia di Pisa. Le Rappresentanze Sindacali Aziendali dei FIRST CISL, FISAC-CGIL e FABI, nel corso di un incontro tenutosi a Pisa il 4 aprile u.s., hanno ritenuto opportuno aggiornare le rispettive organizzazioni provinciali e regionali sullo stato della situazione dopo lo sciopero del 29 marzo scorso.
Secondo le Rappresentanze Sindacali Aziendali, la CRV ha compiuto un atto gravissimo: la cancellazione del Contratto Integrativo Aziendale in vigore e la sua sostituzione con una normativa interna emanata unilateralmente dall’Azienda. Tra l’altro tale normativa taglia i salari ed i diritti della maggior parte dei lavoratori senza prevedere alcun sacrificio per il management e per i vertici aziendali, che godono di elargizioni del tutto slegate dalla produttività e dal raggiungimento degli obiettivi. L’azienda si sta quindi arrogando il diritto di scrivere da sola le regole del gioco nel tentativo di annullare il potere contrattuale dei lavoratori mantenendo inalterati i privilegi dei manager. I Sindacati aziendali sono inoltre fortemente preoccuparti per il fatto che la CRV, negli incontri di verifica contrattualmente previsti, abbia sempre dichiarato ai Sindacati di non aver alcun piano industriale e strategico per il futuro della Cassa, al contrario di quanto recentemente dichiarato agli organi di stampa.
I vertici provinciali e regionali presenti all’incontro, valutata la relazione delle R.S.A., hanno quindi deciso di scendere in campo a fianco dei lavoratori della CRVolterra. La vicenda della CRV deve avere la massima considerazione non solo a livello sindacale del settore creditizio ma anche a livello confederale perché è in corso un attacco senza precedenti al diritto del lavoro: è inaccettabile che un’azienda disapplichi “motu proprio” un Contratto di Lavoro in vigore per sostituirlo con una normativa emanata dal Consiglio di Amministrazione. Quanto attuato dalla CRV si pone in netto contrasto con i valori di una vera Banca del Territorio che deve invece operare ricercando condivisione con gli stakeholders, primo tra tutti il personale dipendente. E’ stata espressa preoccupazione anche per la mancanza di trasparenza in merito alle strategie per lo sviluppo della Cassa, anche alla luce dei futuri scenari che potranno presentarsi in conseguenza del
protocollo ACRI/Min.Economia e Finanza secondo il quale le fondazioni bancarie e quindi anche la Fondazione C.R.Volterra (proprietaria del 75% delle azioni della CRV Spa) dal 2018 non potrà detenere più del 33,3% del proprio patrimonio nella CrVolterra SpA, argomento su cui tuttora la Fondazione si nasconde e tace del tutto di fronte al territorio ed ai lavoratori (prime parti in causa).
Il perimetro della vicenda CRVolterra sta assumendo a pieno titolo una rilevanza sindacale di portata regionale in quanto la banca volterrana è una delle due Casse di Risparmio toscane ancora autonome non ancora assorbite nei grandi gruppi bancari e, proprio per questo motivo, merita la massima attenzione.
Per quanto sopra i Segretari Confederali CISL e CGIL della provincia di Pisa e il delegato del Comitato Direttivo Centrale FABI hanno deciso di richiedere urgentemente un incontro rispettivamente con il presidente della CRVolterra Spa Prof. Giovanni Manghetti e con l’Ing. Augusto Mugellini presidente della Fondazione CRV.
I massimi vertici delle organizzazioni sindacali CISL, CGIL e FABI saranno al fianco dei lavoratori della CRVolterra nella mobilitazione in corso, e offriranno il proprio supporto nell’intento di creare le condizioni ed i presupposti per una rapida e fattiva ripresa del dialogo tra Sindacati ed Azienda. auspicando che il ripristino della legalità e la conseguente riapertura del confronto siano obiettivi raggiungibili nel breve termine.
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