Riprendiamo la nostra precedente comunicazione del 17 febbraio, per approfondire ulteriormente l’argomento delle Benefit Coorporation.
Quando diventano B-Corporation firmano una dichiarazione solenne (con sigillo rosso e ceralacca) di interdipendenza che recita Dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo, tutte le Aziende dovrebbero essere gestite in modo da creare benessere alle persone ed al pianeta; attraverso prodotti, pratiche e profitti, le Aziende dovrebbero ambire a dare beneficio a tutti”. Sottintendendo citare Gandhi, aspirano a rivoluzionare l’economia.
Oramai le B-Corporation solo oltre 1.600 nel mondo (125 nel 2008) a tra loro ci sono anche marchi noti. Il modello è quello tradizionale: hanno un fatturato, un utile ed una quotazione borsistica, ma il loro business è generato mantenendo alti standard ambientali e sociali (dai bonus ai dipendenti al non sfruttamento dei lavoratori nei Paesi in via di sviluppo). L’orizzonte non è solo quello della Corporate Social Responsibility ma investe di questi valori l’intero core-business dell’Azienda.
Alcuni economisti, come il premio Nobel Robert Shiller, affermano che le B-Corporation avranno nel tempo migliori performance delle Aziende tradizionali. Negli Stati Uniti diversi Fondi investono già in queste Società ed essi stessi ne ottengono la Certificazione. Spiega l’Investment Director di uno dei due Fondi ad aver creduto in una B-Corporation italiana che le Società che sono Benefit Corporation hanno un plus in più in quanto il loro business ha una visione di sostenibilità sul lungo periodo, e questo è importante sia per i Soci a tempo determinato, sia per i possibili acquirenti. Inoltre con la certificazione queste Società rafforzano il loro brand e riescono a trattenere i talenti migliori e non si esclude, se il trend continuasse ad essere positivo, la creazione di un Fondo dedicato a loro.
Ad accelerare il processo, potrebbe contribuire la Legge che da qualche mese in Italia (unico Paese al mondo assieme agli Stati Uniti) ha riconosciuto lo status giuridico alle Benefit Corporation. La settimana scorsa le prime cinque Società hanno formalizzato il passaggio a B-Corporation e ci sono già molte altre Società interessate a farlo. Le B-Corporation vengono certificate attraverso un impact assessment, che viene poi verificato dall’organizzazione “No Profit B Lab” che è, per ora, l’unica ad aver elaborato uno standard di valutazione dell’impatto (che tutte le Società che si trasformano in Benefit devono allegare al Bilancio).
In ultima analisi le Benefit Corporation sono Aziende for profit a tutti gli effetti, senza vincoli sulla redistribuzione degli utili e dei dividendi di conseguenza scelgono di diventare B-Corporation le Aziende che vogliono condurre un business che misuri a 360 gradi tutti gli impatti ambientali e sociali con l’intenzione di creare valore condiviso.
Was this article helpful?
YesNo