Nel corso dell’incontro di gruppo del 7 marzo l’Azienda ha intrattenuto le OOSS in merito alle richieste di chiarimenti delle stesse a seguito delle numerose circolari e regolamenti usciti recentemente.
Le segnalazioni e le richieste di chiarimenti dei dipendenti in merito all’Informativa sul trattamento dei dati personali dell’interessato (presente in procedura HR Access), derivano dalla previsione di valorizzare la spunta per acconsentire al trattamento riguardante i dati per cui il consenso è facoltativo (come esplicitato alla lettera C dell’informativa stessa).
Il lavoratore che usa strumenti aziendali per usufruire dei servizi indicati alla lettera C) dell’Informativa sul trattamento dei dati personali dell’interessato (presente in procedura HR Access), è tenuto ad aderire spuntando la casella relativa al consenso facoltativo.
La circ. 16/070 del 24.2.2016 “Gestione dati personali”dispone al punto 5.1.4 che i dati sensibili debbano essere custoditi in locali e/o armadi e cassetti dotati di serratura, è stato evidenziato all’Azienda che in molte strutture ( agenzie e uffici interni) non esiste la possibilità di adempiere alla norma, per assenza/ insufficienza degli stessi.
Preso atto della carenza organizzativa è stata data indicazione di effettuare una comunicazione da parte delle strutture interessate dalle criticità , scrivendo alla casella CU00894@cariparma.it.
L’invito dell’Azienda è di adoperarsi nel frattempo,ed in attesa delle adeguate dotazioni, raccomandando buon senso.
Per quanto riguarda l’uso di strumenti personali, utilizzati dai dipendenti in reperibilità o su chiamata per lo svolgimento dell’attività lavorativa, l’Azienda su specifica richiesta di chiarimento e visto ilpreciso divieto espresso nell’informativa privacy, suggerisce che per tali utilizzi occorra l’ autorizzazione scritta del proprio responsabile o della struttura di appartenenza.
Considerando che la dotazione di strumentazione aziendale è già riconosciuta in alcuni casi a qualchedipendente, consigliamo al lavoratore in reperibilitào soggetto a chiamata di richiedere strumentazione adeguata da utilizzare in luogo della propria dotazione personale.
Abbiamo inoltre sollecitato un riscontro a quanto previsto all’accordo sindacale del 17.9.2014, in applicazione ad una norma emanata dal garante della privacy che impone il monitoraggio dei comportamenti anomali messi in atto da parte dei dipendenti e riferiti ad operazioni di inquiry sui dati personali della clientela. In particolare il Garante disponeva la registrazione e la conservazione delle inquiry effettuatesu persone fisiche e ditte individuali che risultassero anomale per numero o frequenza rispetto a parametri determinati.
L’azienda avrebbe dovuto fornirci i dati relativi ai primi mesi di monitoraggio. Ad oggi non é stata in grado di fornirci i dati richiesti in quanto, a causa dell’elevato numero di alert mensili, dovrà perfezionare il sistema di elaborazione.
Buoni Pasto per Part Time
A partire dal mese di marzo è attivo in procedura HR access il processo per la richiesta dei ticket pasto da euro 5,27 spettanti al personale part time che effettua intervallo meridiano per la pausa pranzo di cui all’art. 104 delle vigenti norme contrattuali nazionali, nelle giornate per le quali avrebbero diritto a percepire il ticket pasto di euro 3,50.
Agenzie per TE
In merito alle numerose problematiche sollevate dalle OO.SS. e sottoposte all’Azienda con lettera del dicembre 2015, sono state fornite le prime risposte.
Sull’utilizzo dei computer portatili in dotazione alle filiali più evolute, da noi giudicati inadatti in quanto troppo piccoli, l’Azienda ci comunica che il collega che presentasse problemi di vista certificabili può richiedere, per il tramite del medico Aziendale, la fornitura di un apparato confacente alle sue esigenze.
La postazione di accoglienza (podio), da noi giudicato non a norma in base alle specifiche sulle postazioni di lavoro stabilite dal d.lgs 81/08, secondo L’Azienda risponde alle caratteristiche richieste in quanto, a seguito di monitoraggio effettuato su un campione di 24 filiali, è emerso che viene utilizzato per un tempo inferiore alle 20 ore settimanalipertanto non se ne configura un utilizzo continuativo e quindi, sempre secondo l’Azienda, non può essere considerata una postazione di lavoro fissa. A nostro giudizio, tutte le postazioni di lavoro dovrebbero essere allestite nel rispetto delle normative vigenti, a tutela della salute di tutti i lavoratori ad esse adibiti, il limite delle 20 ore è la soglia oltre la quale si configura l’adibizione alla mansione di videoterminalista che obbliga il datore di lavoro a specifiche azioni a tutela della salute dei dipendenti (visite periodiche ecc.). Non ci soddisfa la risposta fornita e sarà ns. premura ritornare in argomento interessando, se necessario, le strutture competenti in tema di controllo del rispetto delle norma.
Il già citato monitoraggio sulle attività svolte all’interno delle Agenzie ha prodotto i seguenti risultati:
- I Gestori utilizzano il videoterminale per 18 ore medie settimanali mentre trascorrono il 17% del loro tempo lavorativo nei salottini.
- I Responsabili utilizzano il videoterminale per 13,5 ore medie settimanali e trascorrono l’1% del loro tempo nei salottini.
- Gli assistenti alla clientela utilizzano il videoterminale per 8,5 ore medie settimanali.
In merito al condizionamento e alle numerose segnalazioni di malfunzionamentoci è stato risposto che è in corso la sostituzione degli impianti obsoleti. Ci fanno notare però che in presenza di temperature superiori ai 40 gradi, qualsiasi impianto va in crisi e non c’è niente da fare. Ci chiediamo come risolvano il problema in quei paesi dove queste temperature sono la norma.
Sul problema degli straordinari, l’Azienda ci ha comunicato di aver condotto un’analisi su di uncampione composto da 150 filiali, già attive come Agenzia per Te da almeno 12 mesi. Emerge che circa 2 terzi del campione presenta una contrazione o un ricorso stabile al lavoro aggiuntivo, l’analisi è stata fatta sulle singole figure a sul periodo ante trasformazione, le restanti filiali presenta un trend in peggioramento. A seguito di un approfondimento, con visite nelle filiali interessate, è emerso che il peggioramento è dovuto, udite udite, alla mancanza di collaborazione tra Gestori e Assistenti alla clientela, collaborazione che rappresenta uno dei cardini del modello. In pratica i gestori non supportano gli assistenti nelle attività di accoglienza della clientela. Forse non è ancora chiaro all’Azienda che sono sempre più frequenti le situazioni nelle quali la cronica carenza di personale non permette ai gestori di attuare le dinamiche richieste. Portafogli pesanti, pressioni commerciali, priorità che cambiano anche nella stessa giornata e, non ultimo, la perenne richiesta di personale da mandare a supporto delle D.T. per le azioni commerciali telefoniche o a supporto di agenzie che altrimenti rischiano di non aprire, spesso non permettono l’attivazione dei comportamenti che il modello richiede, è non è di certo colpa dei dipendenti che, e lo dimostrano con i risultati, non lesinano impegno. E’ venuto il momento di individuare i veri problemi se si vogliono risolvere.
In ogni caso la soluzione individuata sta nell’attivare un piano formativo mirato per le filiali non in linea in modo da allinearle alle best practice…..siamo perplessi.
SMART WORKING
E’ stato firmato nella serata dell’ 8 marzo, l’accordo sul “lavoro agile” avviando una periodo di sperimentazione per 50 dipendenti a partire dal prossimo aprile e fino al termine del 2016. Volontario, per un massimo di 8 giorni/mese, flessibile con il proprio responsabile, in questa prima fase riservato a 7 strutture aziendali.
Seguirà a breve il comunicato unitario .
Utilizzo automezzo personale per missioni e trasferte.
La copertura Kasko fornita dall’Azienda a tutela dei colleghi che vengono inviati in trasferta o missione ed ai quali viene autorizzato l’utilizzo del proprio automezzo, presenta alcuni limiti che vogliamo segnalarvi. Franchigia del 10% con minimo di 250 euro ed una copertura massima pari al valore di mercato dell’automezzo e comunque non superiore ai 12 mila euro. Vi invitiamo pertanto a valutare in modo approfondito l’utilizzo del proprio automezzo per attività lavorative, considerato il rischio economico che si corre è di gran lunga preferibile l’utilizzo dei mezzi pubblici.