Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un corposo pacchetto di provvedimenti, definito “ Misure urgenti per la riforma delle Banche di Credito Cooperativo (BCC) e altre disposizioni urgenti per il settore del credito”.
La stampa riferisce che dal decreto legge sarebbero state stralciate le misure attuative degli “indennizzi” – via arbitrato – agli obbligazionisti subordinati delle vecchie quattro banche entrate in risoluzione con il decreto dello scorso 22 novembre.
A quanto pare, è prevalsa la decisione di procedere con i previsti atti amministrativi ( decreto ministeriale e DPCM ), anche se impugnabili presso il TAR, piuttosto che inserire i provvedimenti nel maxi decreto, immediatamente in vigore ma da sottoporre all’approvazione del Parlamento.
«I testi sono quasi pronti – ha detto il Presidente del Consiglio – e verranno varati nei prossimi giorni».
Incertezza e sfiducia permangono, in primis fra i risparmiatori; incertezza e sfiducia che concorrono a incrinare il rapporto di fiducia e il legame con il territorio delle 4 Nuove Banche.
Incertezza e sfiducia che stanno mettendo a dura prova i lavoratori delle 4 nuove banche, i quali da un lato sono stati esposti alla chiamata di “correità” e dall’altro sentono sempre più spesso (s)parlare di esuberi a tre zero, proprio quando si chiede loro di dare ogni giorno sempre di più.
Autorevoli esponenti hanno spiegato a tutto il mondo che i provvedimenti del 22 febbraio hanno salvato 7.000 posti di lavoro ( di cui 1.000 nell’indotto ); ora piovono esuberi à gogo, di cui abbiamo perso il conto.
Roma 15 dicembre 2015. “Chi ha truffato dovrà pagare e chi è stato truffato sarà risarcito” ma “queste regole sono europee i risparmiatori sono salvati e gli investitori, se ci sarà come talvolta è accaduto una truffa, dovranno essere risarciti. Il sistema bancario italiano è solido. L’Italia sta ripartendo”dichiarava il Presidente del Consiglio, il quale ha successivamente ribadito tale posizione.
Anche noi lo ribadiamo. Se “ truffa “ c’è stata ( l’emissione dei bond subordinati ? il loro collocamento al dettaglio ? ) che i risparmiatori siano pienamente risarciti e le responsabilità individuate.
Sono mesi che chiediamo forme di effettivo “ ristoro “ a favore dei piccoli azionisti e degli obbligazionisti subordinati non istituzionali e non professionali e che siano valutate forme di compensazione per coloro che non possono compensare le “ minus valenze “.
Le ”plus valenze “ del recupero dei crediti in sofferenza (ampiamente svalutati dai provvedimenti dell’Autorità di risoluzione) , dopo avere rimborsato i fondi anticipati al Fondo di risoluzione, vadano a sanare il vulnus dei risparmiatori.
Leggiamo anche dal comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri che “ Il decreto legge include inoltre le disposizioni che permettono di avviare il regime di garanzia sulle passività emesse nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione realizzate a fronte della cessione da parte di banche italiane di portafogli di crediti pecuniari qualificati come sofferenze “.
Il testo del decreto legge non è ancora noto. Ci pare di evincere, però, che le 4 “ good bank “ e la neo costituita REV ( la “bad bank” ) potrebbero avvalersi delle previsioni in materia di garanzia dello Stato nonché degli altri importanti provvedimenti correlati.
Riproponiamo qualche domanda.
- Quale gestione dei crediti in sofferenza ? Quali ricadute sull’economia reale ? Non tutti gli NPL sono il frutto di concessioni creditizie spregiudicate/imprudenti e/o clientelari a favore di contraenti che hanno prima incassato il credito e sono poi fuggiti via.
- E nel percorso di cessione delle 4 Nuove Banche ( e delle controllate e delle partecipazioni ) quale attenzione all’economia dei territori e all’occupazione ?
Poniamo le domande alle 4 Nuove Banche, dove registriamo l’emergere di difficoltà nelle relazioni sindacali.
Poniamo queste questioni all’attenzione delle Istituzioni, delle Autonomie locali, delle associazioni economiche e sociali interessate.
Noi rinnoviamo positivamente la “scommessa” sul futuro delle 4 Nuove Banche ma attendiamo risposte concrete e soluzioni ai problemi quotidiani del Personale e alle preoccupazioni per il futuro.
dei gruppi Nuova Banca Marche – Nuova Banca Etruria – Nuova CariFerrara – Nuova CariChieti.
Il Coordinamento nazionale operativo FISAC/CGIL