Tanti cambiamenti e nuove allocazioni nella Direzione Centro Sud del nostro Gruppo.
Chi va e chi viene!
Tutto a posto quindi?
Diremmo di no, e pensiamo sia arrivato il momento di fare il punto sullo stato dell’arte, perché ad oggi, i risultati raggiunti non sono quelli che auspicavamo.
E si! Perché se dai colleghi si attende tutto l’apporto e la collaborazione necessari per il raggiungimento del “budget” ( e le incessanti pressioni commerciali stanno lì a rammentarcelo tutti i giorni……), dalla Dirigenza è legittimo attendersi un sistema di relazioni proficue con le Istituzioni locali e con il territorio in generale, in modo da creare nuovi canali di
approvvigionamento per tutti, così come è legittimo pretendere la capacità di determinare strategie in grado di coinvolgere tutti i colleghi, facendoli sentire parte di un progetto condiviso.
Attese giustificate anche dalla differenza di stipendio.
E invece, tutto questo non c’è.
Infatti, abbiamo fin qui assistito ad una gestione delle risorse interne molto spesso tesa, non alla loro valorizzazione, ma addirittura in molti casi a metterle in difficoltà. Una gestione inefficace in termini di supporto commerciale e gestionale a favore di tutti, autoreferenziale e incapace quindi di mettersi in discussione.
In prossimità della probabile fusione di cui tanto si sta parlando in questi giorni, era auspicabile arrivare all’appuntamento con una struttura territoriale ben amalgamata, ben collaudata e ben diretta. Ci presenteremo invece, con una struttura che vede una profonda frattura fra Direzione e resto della rete.
Ci domandiamo poi, che tipo di appeal possono avere sui colleghi le continue richieste di resa dati che sono “rispuntate” negli ultimi giorni (e che credevamo non più di moda!), da parte di
responsabili anche di recente nomina? Per non parlare delle interviste stile “mistery shopper”!!!
Che senso hanno certi sistemi, vecchi e sorpassati, in contrasto con quello che dovrebbe essere l’attuale “marchio della casa”, che su lavoratori già tanto tartassati non hanno alcuna efficacia, se non quella di demotivarli e sfiduciarli ulteriormente?
Nonostante il Centro Sud sia tanto vilipeso, è un fatto inconfutabile che nel corso degli anni la rete che opera da Roma in giù, abbia contribuito alla redditività del Gruppo come e quanto il resto dei territori, nonostante le continue ristrutturazioni e ricollocazioni e nonostante l’assenza di investimenti in termini di nuova occupazione.
Ma purtroppo, dobbiamo oggi constatare, come i Direttori che si sono succeduti nel corso degli anni non hanno portato alcun valore aggiunto. Anzi, pur raccogliendo risultati – con la collaborazione preziosa di tutti i colleghi, che hanno pagato e pagano a caro prezzo, rimettendoci spesso pace familiare e salute – nel tempo non hanno mai dato quella spinta decisiva al rilancio che poteva portare stabilità, ma piuttosto, hanno dato e continuano a dare, la sensazione di percorrere più che il lavoro di squadra ed il benessere dei colleghi, logiche di cordata e di risultati a breve termine.
Stress (quasi) per tutti, benefici per pochi e per i soliti “amici degli amici”.
Siamo, insieme alla stragrande maggioranza dei colleghi molto preoccupati e, ci auguriamo che in brevissimo tempo, ci sia una inversione di tendenza.
Come sindacato stiamo monitorando con grande attenzione la situazione e raccogliendo numerose segnalazioni, anche di eventuali inadempienze alle norme, per dare corso a tutte le iniziative che si rendessero necessarie.
09 Febbraio 2016
Le RSA Banco Popolare
Direzione Territoriale Centro-Sud
comunicato