Le quattro banche (Cassa di Ferrara, Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti) sono state salvate scegliendo di azzerare i risparmi di migliaia di piccoli investitori cui erano state vendute azioni e obbligazioni subordinate senza avere piena consapevolezza dei rischi che stavano assumendo.
Ora si tenta di scaricare la responsabilità del misselling dei prodotti rischiosi sui dipendenti delle banche addetti agli sportelli. La FISAC ritiene, invece, che le vere colpe vanno cercate nei vertici delle banche salvate che hanno esercitato ogni sorta di pressioni sulla rete di vendita giungendo finanche all’uso di minacce di licenziamento.
Inoltre, non bisogna dimenticare che le pratiche poco ortodosse usate agli sportelli sono state favorite da una documentazione d’offerta poco trasparente da cui, per una scelta effettuata dalla Consob nel 2011, erano stati aboliti gli scenari probabilistici. Tale informativa avrebbe reso certamente meno facile truccare i rischi dei prodotti finanziari, tutelando nel contempo i risparmiatori ed i dipendenti bancari dalle pressioni dei vertici.
In questi giorni il sito Gli Stati Generali (link http://www.glistatigenerali.com/) con il Movement for Risk Transparency (http://risktransparency.altervista.org/adhere-new-movement-risk-transparency-initiative/ ) (think tank che annovera più di 150 accademici in tutto il mondo e a cui aderisce sia la FISAC che la CGIL) ha avviato un TEST (link sotto) sulla la modalità di rappresentazione dei rischi nei prospetti. Invitiamo tutti a partecipare al TEST (link sotto) per riaffermare con fermezza la chiarezza e la comprensibilità degli scenari probabilistici e la loro capacità di tutelare il pubblico risparmio.
NB: il link al sito esterno potrebbe non essere disponibile dalla postazione di ufficio.