Internazionale: all’esecutivo Uni Global i rappresentanti di 15 milioni di iscritti

mario ongaroDal Congresso di Capetown a Liverpool

Due Giornate fitte di tematiche e di dibattito alla riunione dell’Esecutivo di Uni Global dell’11 e 12 Novembre, un appuntamento annuale cui partecipano i delegati dei sindacati di tutti i settori rappresentati in Uni, raccolti nei “macro-settori” Finanza, Commercio, Grafici, Poste e Telecomunicazioni che al loro interno comprendono dai sindacati bancari a quelli dei giornalisti, dagli addetti alle pulizie agli specialisti informatici, provenienti da tutto il mondo, in rappresentanza di 15 milioni di iscritti.

Uni Global ha celebrato il suo Congresso un anno fa, ma dal punto di vista organizzativo la macchina per la preparazione del prossimo Congresso è già partita, perché, per quanto possa apparire eccessivo, il tempo necessario per questa preparazione di  portata mondiale è almeno di 3 anni.

Dopo tre Congressi celebrati negli altri continenti (cioè in altre “Regioni” di Uni), a Chicago nel 2005, Nagasaki nel 2010 e Capetown nel 2014, è logico tornare in Europa, in particolare nel Regno Unito, sempre che ovviamente nel 2018 sia ancora Stato membro dell’UE, ma rimarrebbe in ogni caso parte di Uni Europa.

La scelta, deliberata già dall’Esecutivo del 2013, è di ambientarlo dal 14 al 20 Giugno 2018 a Liverpool, da sempre la città più “rossa” del Regno Unito, dove profonde e forti sono le radici del movimento operaio e sindacale e dove la stessa storia dei Beatles e della loro musica si intreccia indissolubilmente con queste radici. In questo contesto il Congresso sarà l’evento centrale di una serie di eventi culturali e musicali che si dispiegheranno nell’arco di tre settimane, tutti sotto il titolo dalla forte carica simbolica “Here Comes The Sun”, dove la canzone di George Harrison rappresenta la semplice allegria di una bella giornata dopo un lungo e cupo inverno insieme alla speranza di un futuro diverso, di una rinascita, perché no, di un forte movimento di riscatto del lavoro e di un nuovo Sole dell’Avvenire dopo lunghi anni bui, per quanto retorico possa suonare!

Facciamolo accadere!

Lo slogan stesso del Congresso di Liverpool, “MAKING IT HAPPEN” si ispira esplicitamente a questa speranza e a questa volontà di fuoriuscire dalla crisi producendo fatti nuovi e realizzando i programmi, i progetti (e forse anche i sogni) ai quali UNI ha lavorato a partire dal Congresso fondativo di Berlino nel 2001, quando Fiet, la Federazione della Finanza e del Commercio ha aggregato le Federazioni dei Grafici e delle Comunicazioni.  Lo slogan proposto è in continuità, del resto, con il “Breaking Through” di Nagasaki 2010 e con “Including You” di Capetown 2014.

Verso la conclusione di una fase

Peraltro nella scelta della città più orientata a Sinistra e più sindacalizzata nel Regno Unito indubbiamente e non nascosto vive un omaggio a Philip Jennings, Segretario Generale di Uni Global, già Segretario Generale di Fiet dal 1990, il quale a Liverpool concluderà il suo ultimo mandato. Dal punto di vista organizzativo e degli assetti interni, Philip ci diceva che il suo orizzonte  in questi prossimi due anni e mezzo sarà inevitabilmente concentrato sulla buona riuscita dei Congressi “Regionali” che precederanno quello mondiale, a partire da quello di Uni Europa del prossimo Marzo a Roma, nel senso di lavorare per consegnare attraverso questi Congressi una Federazione Sindacale Internazionale forte e coesa, in grado quindi di proporsi attivamente come soggetto collettivo e rappresentativo, qualunque sia lo scenario nel quale dovrà misurarsi.

L’attacco al diritto di sciopero

E in questa fase i sindacati inglesi, spagnoli, finlandesi (tanto per nominare i più esposti) si stanno misurando con l’attacco alla libertà e al diritto di SCIOPERO, più massiccio e feroce da molti decenni a questa parte.

Mentre nel Regno Unito la battaglia sindacale in corso è contro il decreto governativo che di fatto vanifica la procedura di voto dei lavoratori per aderire ad uno sciopero, in Spagna circa 300 attivisti sindacali sono stati recentemente incriminati per i picchettaggi effettuati durante lo sciopero generale del 2012 contro il piano governativo di cancellazione delle tutele contrattuali collettive per i nuovi assunti e di generale precarizzazione del mercato de lavoro. Rischiano dai 3 ai 4 anni di carcere.

Mi è parso giusto farmi ritrarre insieme alle due compagne di CCOO e di UGT incriminate, che hanno portato la loro diretta testimonianza all’Esecutivo, dopo aver ricevuto il riconoscimento formale di Uni “Freedom from fear”, “Libertà dalla paura”, che viene ogni anno attribuito ai sindacalisti e alle rispettive Organizzazioni che si sono distinti per aver condotto battaglie significative da questo punto di vista.  Una Dichiarazione di Solidarietà a CCOO e UGT è stata votata da parte dell’Esecutivo.

La violenza domestica contro le donne e l’iniziativa sindacale internazionale

Denise McGuire, del sindacato britannico e storica rappresentante dell’Esecutivo Donne di UniGlobal, ha presentato le iniziative politiche e contrattuali della campagna SAFE AT HOME, SAFE AT WORK.

Il tema fondamentale è come gestire sindacalmente le ricadute lavorative per le donne che sono vittime di violenza in ambito domestico e familiare. Esperienze importanti si vanno diffondendo in gruppi multinazionali dei settori Comunicazione e Commercio quali Vodafone, Ikea e Mc Donalds, dove il sindacato è riuscito a negoziare fino a 10 giorni di permesso retribuito per queste donne, insieme ad assistenza psicologica e tutela della privacy.

Si sta concretizzando la possibilità di un’iniziativa ILO (Ufficio Internazionale del Lavoro) su questa tematica e Denise ha sollecitato in questo senso il sostegno di Uni e dei sindacati nazionali affiliati.

Ne ho quindi parlato con Denise che mi ha messo a disposizione contatti e documentazione che a mia volta ho girato alle compagne del Dipartimento Internazionale, perché credo possa essere un punto di vista dalle potenzialità sindacali molto interessanti.

Alleanze Sindacali Transnazionali e Accordi Globali

Il punto fatto rispetto allo stato dell’arte per quanto riguarda le T.U.A. (Alleanze Sindacali nei gruppi multinazionali) e i G.F.A. (Accordi mondiali per i diritti minimi in questi stessi gruppi), ha evidenziato progressi importanti in varie realtà del nostro settore, come HSBC, .

Il tema è stato ripreso da Rita Berlofa, neo eletta Presidente di Uni Finanza, con un particolare riferimento e riconoscimento fra l’altro al lavoro che sto conducendo con Uni Finanza da alcuni anni nella regione MENA (Middle East & North Africa) per promuovere la sindacalizzazione e gli Accordi globali in gruppi quali Société Générale, Bnp-Paribas e Crédit Agricole, molto radicati in quest’area che va dal Marocco alla Giordania e tutti presenti e sindacalmente organizzati in Italia.

Rita ha poi posto l’accento sul lavoro difficile ma non privo di alcuni parziali e incoraggianti risultati, teso ad organizzare sindacalmente i bancari USA, 1,6 milioni di lavoratrici e lavoratori di cui il 30% si colloca al di sotto della soglia di povertà.

Verso il Congresso di Uni Europa a Roma

Infine Oliver Roethig, Segretario Generale di Uni Europa è intervenuto sulla preparazione del Congresso che si terrà a Roma dal 14 al 17 Marzo prossimo, ringraziando calorosamente i sindacati italiani sia per il lavoro organizzativo sia per il lavoro politico all’interno della Commissione Risoluzioni del Congresso.

Il punto conclusivo all’Odg era l’andamento dei conti di Uni Global ed il report dei revisori dei conti dopo la loro recente riunione.

Ricordo a questo proposito che il tema delle quote di affiliazione ad Uni ha visto una battaglia di opposizione all’aumento di tali quote, promossa  dai sindacati italiani in vista del Congresso 2014, una battaglia che ci ha portato risultati parziali, quali l’istituzione di un gruppo di lavoro composto da sindacati affiliati, comprendente l’Italia, incaricato di analizzare e rivedere l’intero sistema di calcolo ed attribuzione di tali quote e quali il collegio dei revisori, dove la compagna Annamaria Romano è stata eletta appunto al Congresso, in rappresentanza dei sindacati italiani.

Mario Ongaro

ESECUTIVO UNI GLOBAL

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