(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 20 nov – Per il credito cooperativo “c’e’ bisogno di un terzo tempo anche per il rinnovo del contratto”, afferma il segretario Fisac Cgil, responsabile per le bcc, Michele Cervone. Il riferimento del sindacalista e’ al ‘terzo tempo’, titolo dato oggi all’assemblea di Federcasse. Il terzo tempo indicato dal presidente del sistema del credito cooperativo Alessandro Azzi ha come riferimento, tra gli altri, il terzo passaggio storico nella regolamentazione delle banche del sistema; dal testo unico del 1937, passando per il Tub fino alla riforma attesa per quest’anno. In una nota il sindacalista della Fisac Cgil ricorda che “dopo la scadenza del contratto del 2013, le attivita’ di recesso e di disapplicazione dei contratti di settore, il terzo tempo e’ il dovuto rinnovo del contratto nazionale”. Secondo Cervone “rinnovo dei contratti e tutela dei livelli occupazionali possono e devono avere tempi diversi. Il sindacato e’ pronto al terzo tempo: un rinnovo sostenibile ma coerente anche per i 37 mila lavoratori e lavoratrici del credito cooperativo”.
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