da Intermediachannel.it – L’intervento del segretario nazionale Fisac Cgil Assicurativi al Forum di Assisi punta il dito contro il CCNL SNA. “La situazione nell’appalto assicurativo è sempre stata difficile ed i rinnovi contrattuali complicati”. Lo SNA ha firmato il rinnovo del CCNL “con sindacati di comodo”
“La situazione anomala del Contratto Collettivo nazionale delle Agenzie in Appalto trae la sua origine dal fatto che le Compagnie d’Assicurazione hanno appaltato ad agenzie in gestione libera la vendita dei prodotti. In tal modo, un pezzo della filiera risulta separato e il Contratto Nazionale di riferimento risulta differente rispetto a quelloANIA, con la conseguenza che le condizioni dei lavoratori sono molto meno tutelate in fatto di retribuzione e di diritti”. Esordisce così, Fulvia Busettini (nella foto, durante il suo intervento), segretario nazionale Fisac Cgil Assicurativi al II Forum del sindacato svoltosi ad Assisi lo scorso 24 e 25 settembre.
Il “pezzo” della filiera conta non poco, essendo costituito da 9.515 società agenziali, 25.533 Agenti, 1.533 Società di brokeraggio, 1.558 Brokers, 7.525 produttori e circa 35.000 dipendenti (più dell’ 80% dei quali sono donne).
“Fisac Cgil – dice il segretario – rappresenta di gran lunga il sindacato al quale sono associati il maggior numero di lavoratori del settore”.
“La situazione nell’appalto assicurativo è sempre stata difficile ed i rinnovi contrattuali complicati – prosegue Busettini nella sua relazione – a causa di una serie di condizioni specifiche che conviene ricordare. In particolare:
- la dimensione delle unità produttive per la gran parte inferiore ai 16 dipendenti, con la conseguente non applicazione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori (oggi cancellato dall’intervento del Governo Renzi),
- la difficoltà a sviluppare nelle fasi di rinnovo contrattuale, e non solo,rapporti di forza significativi ed a mettere in campo mobilitazioni per paura di ritorsioni e ricatto di licenziamento nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori.
- una controparte frastagliata e divisa da contrasti interni (oggi esistono tre sindacati agenti… oltre allo SNA, UNAPASS e ANAPA), a sua volta in conflitto con le Compagnie di Assicurazione, che utilizzano la loro forza contrattuale per imporre condizioni pesanti e con limitati margini di profitto.
- l’assoluta assenza delle stesse Compagnie nelle vicende sindacali e contrattuali del settore Appalto. Le società assicurative, da sempre, si sono limitate ad intervenire sulle condizioni commerciali, senza preoccuparsi di assicurare eque condizioni ai lavoratori del settore e stabilità contrattuale”.
Sull’esistenza di due contratti di settore, Busettini afferma che “lo SNA, una delle associazioni che rappresentano gli agenti, ha firmato il rinnovo del CCNL con sindacati di comodo, per abbassare/peggiorare/cancellare diritti e tutele faticosamente conquistati dalle lavoratrici e dai lavoratori nel corso di tutti questi anni”.
“Un’iniziativa che, forse, non cade del tutto inaspettata, per l’intrinseca debolezza del settore – aggiunge – ma che costituisce comunque una forte rottura rispetto al passato. Rifiutando il confronto con le OO.SS del settore, SNA ha sottoscritto un CCNL con due sindacati di comodo, del tutto estranei al settore assicurativo: la Fesica (appartiene al campo del lavoro domestico) e la Fisals (federazione sindacati autonomi stranieri). Un CCNL che contiene consistenti peggioramenti dei trattamenti normativi ed economici per le lavoratrici ed i lavoratori ed esercita una sleale concorrenza nei confronti delle altre associazioni datoriali”.
Il CCNL SNA “ha caratteristica di rottura rispetto alla contrattazione in essere, non solo rispetto all’interlocutore sindacale (non più i sindacati più rappresentativi delle lavoratrici/lavoratori del settore), ma anche per la discontinuità forte e decisa con la contrattazione precedente. Questo contratto – continua Busettini – rifiuta il normale percorso della contrattazione che vede in campo una piattaforma sindacale sulla quale le parti contrattano, discutono, mediano e laddove necessario confliggono; lo SNA “sceglie” un sindacato disposto a sottoscrivere un accordo, cosi come presentato dalla stessa associazione datoriale, che garantisca la riduzione delle retribuzioni, dei diritti e delle tutele”.
Il Ministero del Lavoro – ricorda il segretario nazionale Fisac Cgil Assicurativi – ha emanato in data 24 marzo 2015 una importante circolare, con la quale invita le direzioni territoriali del lavoro a vigilare nel comparto delle agenzie assicurative in gestione libera, in ordine al CCNL applicato, al fine di garantire il pieno rispetto, sia della disciplina in materia di regolarità contributiva ed assicurativa, che della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Lo stesso verbale di accertamento degli ispettori INPS di Genova, stilato in seguito ad ispezione presso una agenzia aderente allo SNA, conferma quanto abbiamo sempre sostenuto rispetto alla rappresentanza ed alla corretta applicazione contrattuale e ribadisce quanto affermato nella circolare del Ministero”.
“Nel frattempo – conclude Busettini – pur confidando in un favorevole dispiegarsi della trattativa con ANAPA ed UNAPASS, a livello periferico, vanno continuate o programmate concrete iniziative di contrasto al “Contratto imbroglio” firmato dallo SNA. Iniziative legali, sollecito delle ispezioni da parte dell’INPS, così come già avviene e con buoni risultati in alcuni territori (ma sono ancora pochi). Vanno pensate e costruite strutture sindacali dedicate, anche con l’aiuto della Federazione Nazionale ed il supporto organizzativo della Delegazione Trattante”.
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