TEL AVIV: Fisac-Cgil con il Sindacato Confederale HISTADRUT e di categoria UCAPSE

Un dialogo franco e aperto, nell’amicizia e nel reciproco rispetto delle diversità

Il 10 settembre a Tel Aviv abbiamo incontrato i rappresentanti di UCAPSE – Histadrut , la principale organizzazione sindacale dello Stato di Israele, Avital Shapira-Shabirof, responsabile del Dipartimento Internazionale di Histadrut. Menachem Malik, Responsabile del Settore Banche e Società di Gestione delle Credit Cards of Banking and Credit e Moti Geler , Segretario Internazionale e Tesoriere di UCAPSE.
Questi incontri fanno parte dell’attività di relazioni internazionali e costruzione di alleanze sindacali nei gruppi transnazionali, nell’ambito della Regione MENA (acronimo di Middle East & North Africa) per conto di Uni Global che nel 2011 fu istituito dalla Direzione della nostra Federazione Sindacale Internazionale UNI. L’Italia fa evidentemente parte di questo gruppo di lavoro il cui raggio d’azione comprende l’intero Sud Mediterraneo con tutti i Paesi che rientrano nel Partenariato Mediterraneo, istituito nel 1995 con lo scopo di costruire una sinergia economica, sociale e culturale tra l’Europa e questa Regione che va dal Marocco alla Giordania e di cui anche Israele fa parte.
Il ruolo attivo e propositivo che come Dipartimento Internazionale Fisac-Cgil da anni svolgiamo in questa specifica attività ha fatto sì che UNI ci associasse nella responsabilità e gestione per il settore Finanza nell’ambito del gruppo di lavoro MENA, peraltro dotando questa attività di risorse sufficienti a coprire le spese di iniziative annuali che coinvolgono i sindacati del settore nella Regione MENA e che sono mirate a promuoverne l’affiliazione a UNI e alla costruzione delle T.U.A. (Alleanze Sindacali Transnazionali) nei gruppi presenti nella Regione e la cui casa-madre ha sede in Europa.
Nell’ambito di questo lavoro complessivo, la nostra visita a Tel Aviv si è rivelata, come nelle nostre intenzioni e migliori auspici, un’ottima occasione per un proficuo scambio di informazioni e di idee nella prospettiva di una cooperazione internazionale significativa tra le nostre rispettive federazioni sindacali, nella consapevolezza delle difficoltà politiche che ostacolano i rapporti tra i sindacati israeliani e quelli degli altri Paesi arabi della Regione MENA, con la significativa (e solo apparentemente paradossale) eccezione dei sindacati Palestinesi.
Peraltro questa visita scaturisce anche dalla controversa Mozione su Israele e Palestina, presentata al Congresso di UNI dello scorso Dicembre, che inseriva, all’interno di articolate analisi e proposte ampiamente condivise, l’invito al boicottaggio dei prodotti israeliani provenienti dai territori occupati. Questo punto specifico ha motivato il voto di astensione di molti delegati Italiani, tenendo anche conto, per quanto ci riguarda, che questo tipo di boicottaggio è estraneo alle posizioni sia della CGIL (che pure considera fuori dalla legalità internazionale la politica israeliana in quei territori) sia della CSI (Confederazione Sindacale Internazionale) a cui la CGIL è affiliata.
Naturalmente i nostri incontri dei giorni scorsi a Tel Aviv hanno intrecciato i temi di categoria con quelli generali. Si è quindi parlato diffusamente del sistema bancario in Israele e sul ruolo del sindacato nel settore Bancario, Assicurativo e delle società di emissione/gestione delle carte di credito.
Il settore bancario non ha avuto cadute rilevanti, a fronte di una complessa congiuntura economica internazionale, continua ad essere considerato robusto e con buona liquidità interbancaria.
Nel settore non esiste un contratto collettivo nazionale ma diversi contratti collettivi aziendali che possono differire sia per quanto riguarda la parte normativa che la parte economica.
Attualmente la sindacalizzazione del settore è del 30% della forza lavoro, che è analoga a quella del mercato del lavoro privato in Israele.
Le 5 principali banche , tutte provate, – Bank Hapoalim, Bank Leumi in primo piano– pubblicano bilanci con risultati positivi in termini di profittabilità: tuttavia tutte, sulla scorta della riforma del settore bancario , posta in agenda dal nuovo governo di Benjamin Netanyahu ( maggio 2015) che mira a relizzare una concorrenza reale tra gli istituti,hanno proposto al Sindacato di settore un ridimensionamento della forza lavoro, che attualmente consta di circa 50.000 addetti.
Ridimensionamento che , a quanto di ha detto Menahem Malik , nelle intenzioni aziendali si attesterebbe intorno al 10% dell’organico, utilizzando lo strumento del pensionamento incentivato, con un ricambio generazionale solo in parte garantito.
In questo modo nelle banche inizierebbe un trend di riduzione dei salari – la cui media è di circa 25.000 euro – e dei diritti per i più giovani, effetto che va presidiato dal sindacato nel modo più efficace possibile.
Avital Shapira-Shabirof (nella foto con Mario Ongaro e Giusy Cucinotta), responsabile del Dipartimento Internazionale di Histadrut, che intrattiene solidi rapporti con il Dipartimento Internazionale CGIL, ci ha descritto la situazione attuale delle relazioni tra Histadrut e PGFTU – Palestinian General Federation of Trade Unions – che datano dal 2008 , anno in cui , sotto gli auspici della CSI , fu firmato lo storico accordo tra le due Confederazioni.
Un accordo di quel genere non è stato mai firmato nel panorama sindacale mondiale: prevede infatti che Histadrut trasferisca a PGFTU il 50% dei contributi di adesione raccolti dalla confederazione israeliana da parte dei lavoratori palestinesi dipendenti da datori di lavoro israeliani a far tempo dal 1993. In conseguenza di ciò sono stati trasferiti a PGFTU più di 10 mln di Usd.
Inoltre Histadrut si è impegnata, in quel medesimo accordo, ad assistere i lavoratori e le lavoratrici palestinesi dipendenti di datori di lavoro israeliani, fornendo loro assistenza legale e lavorando per migliorarne le condizioni lavorative,
Con l’accordo del 2008 si è iniziato un cammino di “joint venture” , come la compagna Avital lo chiama, tra la confederazione Sindacale israeliane e quella palestinese, che nel tempo si è concretizzata nel settore dei Trasporti , con un progetto per che aiuta concretamente i lavoratori palestinesi di quel settore a superare più agevolmente i check point per recarsi al lavoro.
Attualmente Histadrut è impegnata , sempre in stretta collaborazione con la Palestinian General Federation of Trade Unions, a portare a termine tre progetti che hanno come obbiettivo :
1) la conoscenza dei propri diritti da parte dei lavoratori palestinesi e israeliani dipendenti del settore dei Trasporti: ciò comporta anche la traduzione in arabo della normativa sul lavoro, l’apertura di uffici per la consulenza legale il più capillarmente possibile, anche con la presenza di avvocati di cittadinanza araba per favorire l’approccio con i lavoratori palestinesi.
2) Histadrut da tempo richiede che rappresentanti di PGFTU possano partecipare alle riunioni in cui si discutono problematiche con imprenditori israeliani a proposito di lavoratori e lavoratrici palestinesi.
3) la formazione e l’impiego di lavoratori palestinesi presso imprenditori Israeliani del settore edilizio.
4) Sviluppo professionale dei sindacalisti della Palestinian General Federation of Trade Unions in ambito legale.
Questo impegno di collaborazione e sostegno alle lavoratrici e lavoratori palestinesi da parte del Sindacato di Israele va certamente maggiormente riconosciuto ai diversi livelli della organizzazione mondiale dei Sindacati: e per questo la FISAC in stretta correlazione con la CGIL e con UNI, continuerà a sviluppare la cooperazione ormai più che decennale con i sindacati arabi della Regione, a partire dalla UGTT in Tunisia e contribuendo al lavoro di UNI Global ed UNI Finanza per sviluppare, nel massimo rispetto delle loro autonome dinamiche, la cooperazione tra i sindacati israeliani e palestinesi.

Mario Ongaro – Giusy Cucinotta
Tel Aviv 11.09.2015

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