CCNL BCC: riprende il confronto con Federcasse, ma la musica è stonata!

By: Steve SnodgrassCC BY 2.0

Il 3 e 4 settembre u.s. come da programma è ripreso con Federcasse il confronto sull’impianto della piattaforma contrattuale, con l’obiettivo di avere un quadro il più completo possibile dei temi che dovranno costituire questo difficile rinnovo.
Nell’occasione, su istanza sindacale, Federcasse ha esplicitato la propria posizione in ordine al rinnovo del CCNL di categoria che si articola in una serie d’interventi unicamente finalizzati alla diminuzione drastica del costo del lavoro.
Tali risparmi, ci si dice, dovrebbero finanziare gli strumenti utili a fronteggiare le future tensioni occupazionali.
E’ doveroso ricordare che quando proponemmo per tempo (era l’inizio del 2014…) una discussione seria della prospettiva attraverso il nostro documento di analisi di sistema, che si è confermato puntuale e lungimirante, ricevemmo risposte sdegnate.
Oggi si pretenderebbe la condivisione del Sindacato ad un ridimensionamento indifferenziato del CCNL (economico e normativo) e a seguire, ovviamente, dei contratti di secondo livello senza una prospettiva strategica definita e misurabile.

L’obiettivo è di realizzare tagli lineari, leggi drastica riduzione delle retribuzioni, privi di reale utilità ed equità al fine di sostenere i processi “espulsivi” dei lavoratori in esubero quale conseguenza dell’impatto delle inevitabili razionalizzazioni, concentrazioni, fusioni, che si svilupperanno nel prossimo periodo e non invece quello di salvaguardare i livelli
occupazionali.
Non disconosciamo le difficoltà della fase ma le misure proposte, il fatto che tutto si scarichi sulle spalle dei lavoratori con la cancellazione dell’identità e della missione cooperativa, esemplificato dal fatto che i parametri di riferimento più volte indicatici sono sempre riferiti a banche ordinarie, salvo poi pretendere un percorso contrattuale in autonomia!
Nessuna autocritica o almeno riflessione sulle inefficienze di sistema che generano costi non concorrenziali pagati poi dalle singole BCC. Sistema che ha generato una moltiplicazione di incarichi e rendite conseguenti.
Cosi non va e su queste basi difficilmente potremo costruire qualcosa di realmente utile per i lavoratori e per il credito cooperativo che riteniamo debba realizzare, anche attraverso la solidarietà generale di tutti, gli strumenti più efficaci per tutelare l’occupazione ma anche una prospettiva di maggior valorizzazione strutturale del lavoro e dei lavoratori.
Per queste ragioni abbiamo già anticipato a Federcasse la necessità che abbandoni tali posizioni opportunistiche non più tollerabili, riservandoci di presentare una posizione sindacale unitaria e articolata in un’apposita riunione già calendarizzata per il giorno 14 settembre p.v.

Roma, 4 settembre 2015

LE SEGRETERIE NAZIONALI

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