Il 18 e il 25 giugno uu.ss. si sono svolti ulteriori due incontri in merito alla procedura di cui agli artt. 20 (Occupazione) e 21 (Confronto a livello di gruppo) a seguito dell’Informativa della chiusura delle prime 30 filiali così come programmato dal Gruppo nel Piano Industriale.
Le OO.SS. si stanno confrontando con l’Azienda con l’obiettivo di addivenire ad un accordo che salvaguardi i colleghi coinvolti nel processo di razionalizzazione delle filiali, con particolare attenzione al contenimento delle ricadute sociali che tale processo potrebbe comportare sia in termini di mobilità sia in termini di riqualificazione professionale e che, ove possibile, consenta di mantenere e/o prorogare le tutele per tutte le lavoratrici e per tutti i lavoratori del Gruppo.
Le parti stanno valutando di definire la cessazione del proprio rapporto di lavoro per coloro che sono già in possesso dei requisiti pensionistici o li matureranno nel corso del 2016.
Inoltre si sta discutendo per consentire, a un centinaio di colleghi che matureranno i requisiti pensionistici entro il 30 giugno 2020, di accedere su base volontaria al Fondo di Solidarietà per un massimo di 42 mesi con cessazione dal 1 gennaio 2017.
Rimangono comunque ancora alcune distanze su temi quali, il Part-time, in particolare le modalità di indagine delle potenziali domande ed i contratti a tempo determinato per i quali, al
momento, l’azienda si è dichiarata disponibile a concedere una breve proroga.
Su questo ultimo punto le scriventi OO.SS. ribadiscono che questi lavoratori rimangono indispensabili per garantire l’operatività della rete e anche di alcuni uffici di direzione.
Sull’argomento solidarietà difensiva sono ancora da chiarire le modalità di utilizzo di ulteriori giornate.
E’ programmato un ulteriore incontro per lunedì 6 luglio con l’auspicio di raggiungere un accordo che preveda equilibrate tutele per chi resta e per chi va.
Dovranno essere meglio definite le condizioni e le clausole di salvaguardia per i colleghi che hanno aderito alle prestazioni del Fondo di Solidarietà con l’accordo Veneto Banca del
17/12/2014 e per quelli che lo faranno in futuro, coerentemente con quanto stabilito nel tempo nel Gruppo. In particolare si dovrà prevedere che per tutti sia applicata l’assistenza sanitaria fino al raggiungimento del requisito pensionistico.
Infine, sull’importantissimo argomento ‘contrattazione di secondo livello’, ribadiamo la necessità di una congrua proroga che possa garantire serenità a tutte le lavoratrici ed a tutti i
lavoratori del Gruppo.
Montebelluna, 30 giugno 2015
COORDINAMENTI AZIENDALI E DI GRUPPO VENETO BANCA
comunicato
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN