Veneto Banca: Nulla di nuovo quindi …. attenzione massima !!!!

Martedì 19 maggio 2015, a Montebelluna, si è svolto un incontro alla presenza del Dottor Michele Barbisan, Direttore Commerciale di Veneto Banca.
Numerosi sono stati i quesiti che le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno posto.

  •  A che punto è la riorganizzazione della struttura commerciale?
  •  A che punto è la ‘messa a terra’ della nuova filiera commerciale?
  •  Quale è l’apporto che le nuove figure professionali hanno portato all’azienda?
  • Cosa si sta facendo per migliorare la qualità dei servizi e della consulenza?
  •  Quale è il reale progetto di Veneto Banca?
  •  Quando l’azienda deciderà di accogliere la richiesta di elaborare un Protocollo sul Clima Aziendale e sulle corrette modalità da utilizzare per sensibilizzare i colleghi a raggiungere gli obiettivi assegnati?

Si tratta delle stesse domande che quotidianamente riceviamo dai nostri colleghi di Veneto Banca.
Ci è stato confermato che non ci deve essere “alcuna involuzione nel ruolo dei District Manager in ‘Mini Capi Area’” confermando che negli obiettivi aziendali queste figure rivestono un ruolo fondamentale di supporto alla rete di vendita e di sostegno alle filiali per lo sviluppo. Là dove ci fossero problematiche l’azienda ha manifestato ampia disponibilità ad interventi finalizzati a consentire una corretta applicazione di questo come di altri ruoli, scaturiti dalla riorganizzazione commerciale.
L’annunciato strumento per consentire la compravendita di azioni di Veneto Banca, il c.d. “sistema di scambi organizzati”, troverà la sua realizzazione nel prossimo autunno rispetto alle prime ipotesi che lo davano di pronta realizzazione.
Abbiamo ribadito che le colleghe e i colleghi hanno la necessità di un aiuto “a tutto tondo e concreto” per affrontare questa che per Veneto Banca è una fase molto delicata.
Il Dottor Barbisan sostiene che l’azienda stia lavorando per migliorare la comunicazione interna anche attraverso l’organizzazione di riunioni ed incontri con l’obiettivo di un coinvolgimento capillare a tutti i livelli. Valuteremo l’efficacia di queste iniziative a posteriori. Di certo abbiamo ribadito che è necessario un maggior presidio della filiera
informativa in quanto essa porta inevitabilmente a distorsioni ed interpretazioni, mentre la necessità effettiva della rete è di avere indicazioni univoche e condivise.
Il Direttore Commerciale ha espresso parole di ringraziamento per il lavoro che in questi mesi è stato svolto nel superare con professionalità le quotidiane difficoltà di questo critico contesto.
Le OO.SS. hanno anche avanzato suggerimenti per l’elaborazione di progetti che consentano di orientare le politiche commerciali al medio-lungo termine e non solo alla massimizzazione dei profitti nel breve periodo, da ottenere in tutti i modi e a tutti i costi.
Vi è stato apprezzamento e condivisione da parte delle OO.SS. alle parole del Dottor Barbisan che ha ribadito la necessità di un ancor più rigoroso rispetto delle regole e la necessità di non variare mai profili MIFID in ragione dell’obiettivo. Inoltre esso ha evidenziato come i nuovi prodotti di raccolta permettano di supportare adeguatamente l’azione commerciale con una diversificazione comunque non penalizzante per il cliente.
Nel corso della giornata ci attendavamo anche una risposta in merito alla nostra formale richiesta del 24 aprile scorso di avvio di un confronto per definire un RICONOSCIMENTO SOSTANZIALE (anche ai sensi dell’ex art. 48 CCNL 19 dicembre 2012) e la proroga del nostro CIA, oltre a informazioni più precise sulla riorganizzazione prevista nel Piano Industriale.
L’azienda non è stata in grado di comunicarci alcun aggiornamento in nessuno quelle questioni sul tavolo.
Sia chiaro che le scriventi OO.SS. e i dipendenti di Veneto Banca non permetteranno che gli sforzi straordinari profusi nel corso del 2014 e nei primi mesi del 2015 non vengano
adeguatamente riconosciuti. Inoltre non permetteranno che le conquiste negoziali e le tutele costruite con anni e anni di contrattazione vengano gettati al vento!
Per questo riteniamo ineludibile una risposta al più presto!
Se poi aggiungiamo che il Piano Industriale 2015/2017 fonda la sua efficacia prevalentemente su un pesante taglio dei costi del lavoro e una consistente riduzione del numero delle filiali anziché a ridurre tutti quei costi ‘anomali’: auto aziendali, remunerazioni faraoniche, privilegi diffusi, non possiamo ribadire che le lavoratrici ed i lavoratori di Veneto Banca non sono ‘fessi’……. a buon intenditor poche parole….
Nel corso della giornata abbiamo inoltre formalizzato la richiesta per conoscere il numero di dipendenti che detengono azioni di Veneto Banca, di quanti di loro posseggono la qualifica di soci e, complessivamente, del numero di azioni detenute dai dipendenti delle aziende del Gruppo Veneto Banca.
Stiamo infatti seriamente valutando la costituzione di un Comitato soci dipendenti.
Per concludere abbiamo richiesto un incontro al fine di chiarire le numerose segnalazioni da parte dei colleghi di mancata applicazione della normativa collettiva in particolare
in merito a preavviso per trasferimenti, inquadramenti, indennità di rischio, mobilità territoriale, trasferte e missioni.
Come sempre vi terremo puntualmente aggiornati.
Montebelluna, 21 maggio 2015
COORDINAMENTI AZIENDALI VENETO BANCA
DIRCREDITO FABI FIBA/CISL FISAC/CGIL UILCA

comunicato

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