Con lettera del 30.11 u.s. la BNL – Gruppo BNP Paribas – ha comunicato alle OO.SS. l’avvio della procedura prevista dalle disposizioni contrattuali relativamente alla nuova riorganizzazione aziendale ed alle conseguenti tensioni occupazionali.
I contenuti della lettera rappresentavano uno scenario estremamente preoccupante sia per il contesto complessivo, già noto a tutti, sia per gli interventi preannunciati relativamente alle Risorse Umane.
Durante l’incontro svoltosi il 6 dicembre la Banca ha illustrato nel dettaglio alle scriventi OO.SS. un piano di riorganizzazione presentandolo come il seguito degli interventi che hanno formato oggetto dell’Accordo del 12 gennaio 2012 e conseguente ad uno scenario economico peggiorato
rispetto alle previsioni e che ridimensiona gli utili (comunque previsti).
In realtà si tratta di un programma di interventi di tale entità da coinvolgere ogni ambito operativo dell’azienda definendo i contorni di un vero e proprio nuovo Piano Industriale. Elenchiamo di seguito alcuni dei dati più significativi che caratterizzano il progetto della Banca:
1.555 : decremento organici dal 2012 al 2015,
12.498 : organici a fine 2015,
Distribuzione per filiera produttiva dell’organico da ridurre nel prossimo triennio: –380 nella divisione Retail e Private, –84 nel Corporate, –580 nel PAC, –73 nel polo Rischi, –98 nelle Funzioni Centrali, –30 nel CIB, +16 nell’IT,
25: agenzie che saranno chiuse perché presentano negli anni 2011-2012 un cost income ben superiore al 100% e per le quali non si prevede una inversione di tendenza,
4: territori in cui sarà strutturata la rete dopo la soppressione del territorio Centro-Nord;
Sviluppo di un modello di agenzia con organico di 2 persone;
Eliminazione della operatività di cassa da alcune agenzie;
Ulteriore automatizzazione delle attività di sportello e conseguente riduzione degli operatori di front-office e degli addetti alla squadra volante;
Applicazione diffusa di ACE nelle strutture di Rete e di Direzione Centrale;
Smaterializzazione della documentazione cartacea;
Attivazione di un “network commerciale” di promotori finanziari formato da personale sia dipendente che non dipendente con contratto da agente
monomandatario;
Nuova riportafogliazione dei clienti Corporate;
Nuove ulteriori polarizzazioni negli APAC;
Eliminazione di ulteriori figure professionali con impatto sugli Inquadramenti e sui Ruoli Chiave;
Al fine di contenere i costi di gestione, l’Azienda ha presentato alcune proposte di intervento che hanno ricadute a carico dei lavoratori/lavoratrici:
– Riduzione del VAP del 15%
– Obbligatorietà fruizione ex-festività e ferie
– Riduzione incentivante del 20%
dimenticando però di considerare il risparmio riveniente dalla riduzione dello straordinario, dal contenimento del sistema premiante e delle retribuzioni del management.
Ad oggi la Banca non ha ancora fornito i dati relativi al risparmio prodotto dagli interventi previsti nell’accordo firmato a gennaio scorso relativi, ad esempio, al minor numero di ore straordinario ed al taglio dei bonus dei manager.
Vogliamo, quindi, conoscere la base di partenza sulla quale avviare una riflessione oggettiva dello stato dell’arte per valutare quali interventi futuri considerare.
Essere “Banca per un mondo che cambia” richiede certamente un dinamismo al passo con i tempi. Ciò che le scriventi OO.SS. rifiutano non è il dinamismo in sé, bensì i costi che la Banca intende riversare sul personale per far fronte a questo cambiamento.
Pertanto l’Intersas Nazionale respinge con fermezza un Piano Risorse Umane che da oggi al 2015 prevede sacrifici solo a carico dei lavoratori e delle
lavoratrici sia con tagli sul numero degli occupati e sulle retribuzioni di coloro che rimangono in azienda, sia per l’assenza assoluta di programmi di
investimento per l’occupazione giovanile.
Solo di fronte ad una correzione significativa di questo PIANO INDUSTRIALE, le OO.SS. potranno affrontare una trattativa che dovrà garantire massima tutela ai lavoratori ed alle lavoratrici, individuando soluzioni che consentano a questa azienda di affrontare le difficoltà del momento.
Roma, 7/12/2012
Segreterie di Coordinamento Nazionale
DIRCREDITO FABI FIBA-CISL FISAC-CGIL SINFUB UILCA
Banca Nazionale del Lavoro