L’agenzia 13 di Siena è stata nei giorni scorsi oggetto della seconda rapina nel giro di due mesi. Come di consueto lo abbiamo appreso dai colleghi coinvolti e dagli organi di informazione locali e non dalla Direzione di Area Territoriale che, seppur non obbligata, avrebbe potuto informarci in merito, come avveniva nell’era preistorica delle corrette Relazioni Sindacali. Con il presente comunicato, intendiamo esprimere la nostra vicinanza e la nostra solidarietà a tutte le Lavoratrici e tutti i Lavoratori dell’Agenzia che nel giro di pochi giorni devono affrontare un così pesante stress psicologico. Chiediamo quindi un incontro con la Direzione al fine di effettuare una disamina approfondita circa lo stato della sicurezza nelle Filiali, in special modo quelle in cui sono state installate le cosiddette “TARM”, che garantiscono esclusivamente la Banca e non i colleghi, e quelle alle quali nel recentissimo passato è stato negato il servizio di vigilanza, sostituito da deterrenti inutili ed evidentemente inefficaci quali gli impianti biometrici. Sin da ora chiediamo all’Azienda di mettere da parte logiche incentrate solo ed esclusivamente al taglio dei costi in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Se ce ne fosse bisogno lo ribadiamo ancora una volta: le misure di sicurezza veramente efficaci non sono telecamere ad alta definizione, collegamenti con centrali esterne ecc; la sicurezza viene garantita dal presidio costante di guardie giurate fisicamente presenti presso le filiali. Questa è la nostra richiesta a tutela della serenità dei colleghi e dei clienti. Siena, 3 aprile 2015 Le RSA di Siena.
Siena, 3 aprile 2015