Direttivo Fisac: mandato per incontro con Abi di lunedì 30, vertenza Bcc, Banca d’Italia…

Il CDN FISAC/CGIL riunito a Roma il 26 ed il 27 marzo 2015 impegna tutta l’Organizzazione alla partecipazione alla manifestazione nazionale del 28 marzo 2015 a Roma, indetta dalla FIOM/CGIL con lo slogan “Unions”, a cui la FISAC/CGIL Nazionale ha aderito con la dichiarazione del Segretario Generale del 23 marzo 2015. La FISAC/CGIL sarà in piazza con la FIOM/CGIL e con la CGIL, che sarà presente con la Segretaria Generale Susanna Camusso, a sostegno della piattaforma sindacale. A partire dalla difesa del ruolo e del valore del contratto nazionale e dal contrasto al Jobs Act, la piattaforma sostanzia un’idea diversa da quella praticata dal Governo ed ha l’obiettivo di rilanciare crescita e politica industriale, mettendo al centro gli investimenti produttivi e la creazione di nuova occupazione. Per la FISAC/CGIL è altresì importante sostenere la piattaforma sindacale che prevede la messa in discussione della riforma delle pensioni (drammaticamente ridisegnate dalla Legge Fornero), la lotta alla corruzione e all’evasione fiscale e la richiesta del reddito minimo. Tutta la FISAC/CGIL è impegnata per la riuscita di una grande manifestazione, insieme ai metalmeccanici ed alle/i lavoratrici/lavoratori delle altre categorie che saranno in piazza per costruire l’unità del mondo del lavoro e del mondo sociale.

Il CDN FISAC/CGIL, nel confermare quanto definito nel CDN CGIL del 18 febbraio u.s., ritiene fondamentale che tutti i livelli dell’Organizzazione perseguano la mobilitazione a contrasto della legge delega sul lavoro e relativi decreti, frutto delle politiche del Governo che svalorizzano il lavoro, riducendo le libertà personali e comprimendo gli spazi di democrazia del Paese. Il CDN FISAC/CGIL condivide l’indirizzo e tutte le iniziative decise dal CDN CGIL a partire dall’ urgenza di tradurre in proposta di legge la nostra ipotesi di un nuovo Statuto delle Lavoratrici e dei Lavoratori, che riunifichi il mondo del lavoro attraverso un percorso di innovazione e di rafforzamento dei diritti e delle tutele.

Il CDN FISAC/CGIL, sostiene con determinazione l’iniziativa di sottoscrizione della legge di iniziativa popolare sugli appalti e condivide  lo sforzo unitario di CGIL CISL UIL che hanno deciso di rivendicare formalmente l’apertura di un confronto sulle pensioni per mettere in discussione la Legge Fornero, tema quest’ultimo, come detto, tra quelli al centro della manifestazione del 28 marzo 2015. Legalità e sistema degli appalti, ammortizzatori sociali, difesa del lavoro attraverso la difesa del valore e dei contenuti della contrattazione di primo e secondo livello, costituiscono i temi fondamentali su cui ricostruire una forte unitarietà di tutti i sindacati e del mondo del lavoro.

Il CDN FISAC/CGIL, nell’ambito delle tante vertenze della categoria, fa sua la lotta di lavoratrici/lavoratori di Banca d’Italia che hanno scioperato (e con grande partecipazione) il 16 ed il 23 marzo 2015 per riaprire il confronto interrotto il 10 marzo u.s. ed arrivare a soluzioni condivise per il futuro dell’istituzione e della sua rete territoriale che si intende ulteriormente ridurre. Il sindacato unitariamente ha programmato, oltre alla mobilitazione complessiva, incontri con le Autorità locali, con le Associazioni che tutelano i consumatori e i cittadini, con gli operatori pubblici e privati, allargando così la vertenza ben oltre il perimetro di Banca d’Italia, con l’intento di portare all’attenzione della società civile il senso della propria lotta. Il CDN FISAC/CGIL, così come unitariamente rivendicato dai Coordinamenti unitari, ritiene che i vertici di Banca d’Italia debbano rivedere il loro progetto di smantellamento della rete Territoriale, perché da questo derivano gravi ripercussioni sui servizi resi gratuitamente ai cittadini, con una grave perdita di ruolo e di credibilità, a tutti i livelli, per una delle Istituzioni più importanti del Paese.

Il CDN Fisac CGIL impegna la categoria a sostenere la lotta di Lavoratrici e Lavoratori di Banca d’Italia a partire dalla manifestazione programmata per il 30 marzo 2015 a Roma.

Il CDN FISAC/CGIL valuta positivamente la grande adesione allo sciopero del 2 marzo 2015 dei lavoratrici/tori delle BCC/CRA indetto a sostegno della difficilissima vertenza di rinnovo del CCNL in Federcasse. L’importante risultato della mobilitazione unitaria ha portato ad un significativo avanzamento della vertenza con la sottoscrizione di un Accordo tra le Parti che rimuove e supera la precedente dichiarazione di Federcasse di disapplicazione della contrattazione di primo e secondo livello, fissando la data del 31 ottobre 2015 per concludere il negoziato di rinnovo; si ripristinano così le relazioni sindacali in categoria con un accordo che, superando la logica delle pregiudiziali e degli atti unilaterali, fissa tempi certi e condivisi in un momento delicato come quello della riforma del sistema del credito cooperativo. Nella consapevolezza che il confronto nel merito del rinnovo ed il percorso negoziale rimangono comunque ancora difficili e complicati, il CDN FISAC/CGIL impegna tutti i livelli dell’Organizzazione a sostenere il Coordinamento, i quadri sindacali e lavoratrici/tori del settore nella fase negoziale che riparte già dal prossimo 9 aprile. L’implementazione degli strumenti contrattuali per la difesa dei livelli occupazionali e la conferma della normativa in essere in tema di stabilità del rapporto di lavoro ( art.78 CCNL ) che, di fatto, neutralizza gli effetti negativi del Jobs Act, rappresentano gli obiettivi primari del confronto negoziale.

Il CDN FISAC/CGIL esprime grandissima preoccupazione per lo stato della vertenza sul rinnovo del CCNL in ABI. Alla prevista ripresa del negoziato il 23 marzo u.s., il sindacato unitariamente ha stigmatizzato l’atteggiamento di ABI nel corso del lungo negoziato fin qui svolto e ribadito l’assoluta contrarietà alle posizioni fin qui rappresentate dal CASL e dal Comitato Esecutivo di ABI. L’impianto negoziale unitario ribadito ad ABI si riassume in:

  • Un patto di sistema per la tutela occupazionale e il lavoro per i giovani;
  • Modello di banca, nuovi mestieri e nuove professionalità;
  • Intangibilità dell’area contrattuale e degli inquadramenti;
  • Tutele sulle ricadute conseguenti alla nuova normativa sul lavoro.
  • Recupero dell’inflazione;

Per tutta risposta il CASL ha dichiarato la propria totale indisponibilità ai primi due punti; inoltre, pur con qualche avanzamento su Area Contrattuale, Jobs Act e Salario d’inserimento fornisce inaccettabili proposte su Inquadramenti e Parte economica. Su questa ha avanzato una proposta, assolutamente inaccettabile, di un aumento “fittizio” di 80,00€ compensato da misure di fatto superiori all’aumento stesso, proponendo dunque il paradosso che lavoratrici/tori sostanzialmente si finanzierebbero il rinnovo del Contratto Nazionale rimettendoci anche quote di salario.

Il CDN FISAC/CGIL, valuta appropriata la risposta unitaria delle OOSS che hanno dichiarato inaccettabile l’insieme delle proposte di ABI, considerato come un atto di rottura unilaterale da parte delle banche che ha comportato l’interruzione della trattativa. L’attacco di ABI alla contrattazione collettiva nazionale e la sua disapplicazione potrebbero determinare un pericoloso precedente per tutto il mondo del lavoro, che la FISAC/CGIL e tutto il sindacato unitario contrasterà con tutti i mezzi. E’ necessario che si perseguano con ogni mezzo gli obiettivi unitariamente individuati:

  • difesa del Contratto Nazionale;
  • difesa dell’occupazione anche attraverso la riformulazione dell’utilizzo del FOC per interventi a tutela dei livelli occupazionali e per misure finalizzate alla rioccupazione del Settore (Fondo Emergenziale);
  • miglioramento delle condizione dei giovani utilizzando ogni strumento contrattualmente definito a partire dal salario e dalla previdenza integrativa;
  • garanzie inerenti la nuova normativa sul lavoro; 
  • massima attenzione all’area contrattuale;
  • intangibilità delle previsioni sugli inquadramenti;
  • recupero reale dell’inflazione e del valore economico del salario.

Perciò, a fronte della nuova convocazione di ABI per il prossimo lunedì 30 marzo, il CDN della FISAC/CGIL dà mandato alla Segreteria Nazionale a verificare le condizioni per il possibile raggiungimento degli obiettivi unitari sopra individuati ed a valutare la praticabilità delle soluzioni complessive. Di fronte a tali eventuali condizioni ritiene indispensabile l’immediata convocazione successiva di questo Direttivo Nazionale per le dovute valutazioni di merito.

Diversamente, qualora permanesse lo stato di rottura determinatosi il 23 marzo u.s., il CDN FISAC/CGIL ritiene fondamentale che le iniziative già individuate dalle Segreterie Nazionali unitarie trovino un’immediata definizione a partire dalla programmazione delle assemblee dei lavoratori e delle lavoratrici, la proclamazione di due giornate di sciopero nazionale, il blocco delle prestazioni straordinarie, la programmazione di una grande manifestazione nazionale in difesa del CCNL, l’allargamento della conflittualità alle aziende a ai gruppi bancari. La conferma del blocco delle relazioni sindacali ad ogni livello dovranno trovare pronti tutti i livelli dell’Organizzazione per una mobilitazione generale della categoria per riconquistare il CCNL e sconfiggere il disegno di ABI, ripartendo dalla Piattaforma ( e dalla sua anima rivendicativa che è l’area contrattuale ) ed intervenendo sulle novità legislative e di settore.

Dispositivo finale 27/03/2015

 

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