Appaiono gravissime le responsabilità della Banca che ha ordinato alle Segreterie, soprattutto di Roma, di NON FORNIRE I DATI DELLO SCIOPERO ALLE RAPPRESENTANZE SINDACALI.
Altrettanto grave si dimostra la notizia data dal SIBC che, ancora una volta, si conferma il portavoce della Banca. Infatti il dato di 1458 aderenti allo sciopero è stato dichiarato dalla Banca con comunicato consegnato alle agenzie di stampa e non è, quindi, il risultato di un’elaborazione di quel sindacato come si vorrebbe far intendere.
Il 20,7% indicato dal SIBC come percentuale degli scioperanti è “falso” e “fuorviante” perché calcolato sull’intera compagine e non, come doveva essere, sui “presenti” ovvero sugli addetti meno gli assenti giustificati (ferie, malattie, ecc.).
Le scriventi manifestano assoluta e convinta perplessità sul dato numerico pubblicato dalla Banca e, al fine di consentire a tutti di conoscere LA VERITÀ, hanno chiesto, formalmente, l’ACCESSO AGLI ATTI NEL RISPETTO DELLA LEGGE 241/90 sulla “trasparenza”.
Quanto sopra premesso, riportiamo i dati “reali” in nostro possesso che dimostrano una significativa partecipazione alle azioni di lotta.
Apprezzabile si dimostra anche, alla luce dei dati rilevati, e certi, la partecipazione di talune realtà romane (Servizio Banconote – Sedi e Filiali di Roma).
I dati dei Servizi di Roma sono coperti dal più assoluto “riserbo”, che assomiglia molto ad una poco nobile “omertà”.
Quando saremo in possesso anche dei dati dei Servizi di Roma, non mancheremo di rielaborare tutti i dati e fornire una corretta informazione a tutte le colleghe e i colleghi.