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“La Fisac/CGIL insieme agli altri sindacati, rifiuta una simile impostazione e chiede alla Banca di tornare al tavolo per proseguire il confronto avviato col protocollo d’intesa del 2 ottobre 2013”. “In quella sede – prosegue Agostino Megale – si era previsto «un confronto senza pregiudiziali sul valore e sulle prospettive evolutive del ruolo delle Filiali e sulla consequenziale configurazione della rete territoriale, al fine di individuare soluzioni sulle quali possa registrarsi la più ampia convergenza». Per questo, tale confronto deve riprendere e deve concludersi”. “L’auspicio – conclude Megale – è di addivenire a un modello flessibile di presenza sul territorio che garantisca la persistenza della Banca d’Italia in ogni contesto attualmente individuato, prevedendo anche un potenziamento di tutte quelle realtà dove lo richiedano le analisi sulla collocazione geografica, sulla dimensione demografica e sulla natura economica del distretto di riferimento”.
Nel concludere Megale ricorda dell’impegno che non solo la Fisac ma le stesse camere del lavoro territoriali metteranno in campo nella giornata di domani poiché c’è consapevolezza che pur nel nuovo contesto europeeo in cui centrale è il ruolo della BCE, Banca d’Italia deve continuare a rappresentare quel valore e quel patrimonio istituzionale e di competenze da sempre al servizio del Paese che noi difendiamo che non può e non deve essere svalorizzato.”
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