Per Abi separazione credito e trading è argomento obsoleto

By: Roger SchüeberCC BY 2.0
Nonostante il comprehensive assessment della Bce abbia dimostrato la solidità del sistema bancario europeo e italiano, sulle soglie di capitale delle banche europee ora c’è maggiore incertezza rispetto al quadro normativo già fissato da Basilea3. Il monito arriva da Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi, nel corso della sua audizione alla Commissione Finanze del Senato dedicato alla Vigilanza bancaria unica.

A titolo d’esempio, nel nuovo modello di valutazione adottato dalla Bce (Srep) la quantità di capitale è anche in relazione al modello di business della singola banca. Un processo svolto su parametri non noti e non ancora trasparente. “Questo modello genera incertezze con una ricaduta negativa sulle capacità degli istituti di credito di fornire credito all’economia”, ha spiegato Sabatini, stante l’incertezza sulle soglie di capitale che possono assorbire ulteriori risorse.

Il vero problema è come ridurre dai bilanci delle banche il peso dei crediti deteriorati. La questione chiave per il direttore generale dell’Abi non è infatti la costituzione di una bad bank come “strumento per salvare le banche”, ma come ridurre l’assorbimento di capitale legato ai crediti deteriorati e dunque liberare risorse per il credito all’economia.

Tre i punti da risolvere. Il primo, consentire la deducibilità fiscale delle perdite sui crediti in un solo esercizio; il secondo, velocizzare le procedure per l’escussione e la disponibilità delle garanzie. Il terzo, per i veicoli europei che comprano i portafogli di crediti (cartolarizzati) dalle banche è necessaria una garanzia statale, rispettando ovviamente le norme comunitarie in tema di aiuti di Stato. “Peraltro questo è stato già fatto a livello europeo quando la Bce ha lanciato per il sistema bancario dell’Eurozona le operazioni di rifinanziamento pluriennale”, ha sottolineato Sabatini.

Inoltre il secondo pilastro dell’Unione bancaria europea, cioè il meccanismo di risoluzione delle crisi delle banche, contiene già la segregazione di alcune attività se queste non dovessero essere ritenute compatibili con il piano di bail-in (salvataggio con risorse private). Alla luce degli attuali meccanismi di risoluzione, la separazione tra attività di trading e quella creditizia, inserita nel progetto di riforma del sistema bancario europeo presentato da Erkki Liikaner, governatore della Banca di Finlandia, presenta “profili di criticità”. 

Infatti, segregare queste due attività in entità separate, quando spesso fanno parte dello stesso servizio offerto al cliente, come nel caso di copertura dal rischio di tasso di interesse o di cambio, per Sabatini diminuirebbe le economie di scala e di scopo, aumentando invece i costi, compresi quelli di compliant.

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