UN PERICOLOSO E INGIUSTIFICATO RITIRO DAL TERRITORIO.
Il Direttorio intende distruggere un patrimonio di professionalità e di credibilità, riducendo significativamente un presidio importante, qual è quello della Banca d’Italia, contro la criminalità.
E le motivazioni si dimostrano, tutte, di significato politico, molto distanti dagli interessi dei cittadini e dalle richieste di altre Istituzioni.
La chiusura di 19 Filiali e di 3 Divisioni Delocalizzate di Vigilanza, entro il 2018, testimoniano la volontà di pervenire, nel breve tempo, alla realizzazione di un progetto fondato esclusivamente sull’esistenza di qualche grande Sede Regionale.
E non mancherebbero serie e profonde ricadute anche sulle attività lavorative svolte sul territorio romano.
La trasformazione di 4 Filiali Specializzate in Servizi all’Utenza, in “Ampia Operatività” (Lecce, Livorno, Pescara e Reggio Calabria), rappresenta un piccolo passo avanti, “insufficiente” a colmare la distanza tra il progetto di Falbi, Cgil, Uilca, Cisl e quello del Direttorio.
E’ ora necessario organizzare “azioni di lotta” e, con un progetto articolato, rivolgersi all’opinione pubblica per DENUNCIARE quanto accade, non mancando di coinvolgere le più importanti Associazioni a tutela dei cittadini.
Abbiamo avviato la PROCEDURA DI RAFFREDDAMENTO CHE, NEL RISPETTO DELLA LEGGE, PRECEDE LA DICHIARAZIONE DELLO SCIOPERO.
Siamo, altresì, impegnati nella stesura di un “comunicato” da diffondere a tutte le agenzie di stampa e ai quotidiani.
Siamo convinti che tutte le colleghe e tutti i colleghi, consapevoli delle pesanti responsabilità del Vertice dell’Istituto, sapranno manifestare con compattezza L’ADESIONE ALLE AZIONI DI LOTTA CHE SARANNO INDETTE IN ASSENZA DI UN SERIO RIPENSAMENTO DELLE DECISIONI ASSUNTE DAL DIRETTORIO.
NON ESCLUDIAMO ANCHE IL RICORSO A MANIFESTAZIONI PUBBLICHE, INTESE A DENUNCIARE E CONTESTARE IL RITIRO DELLA BANCA D’ITALIA DAL TERRITORIO.
… 22 PER TUTTI … TUTTI PER 22 …