
Le scriventi segreterie RSA informano i lavoratori che nei giorni scorsi sono state più volte convocate dall’azienda, anche alla presenza dei vertici apicali dell’Area Sud, e intrattenute sui più svariati e variopinti argomenti da questa posti all’ordine del giorno. Tanto per citarne alcuni: i progetti aziendali “Muoversi in Rete” e sull’ “accentramento delle tesorerie”, lo stato dell’arte sull’avviato percorso della “revisione dei modelli di servizio” (intrapreso, sia detto per inciso, unilateralmente dall’Azienda senza preventiva condivisione con il Sindacato) ed altre amenità del genere.
Ebbene non una parola, non un accenno da Lor Signori – se non su nostra sollecitazione a verbale – sulla gravissima situazione in cui versano i lavoratori del territorio che rappresentiamo, costretti a subire la mala gestione di questi personaggi e a lavorare in condizioni di (in)sicurezza che definire pericolose ed incivili sembra un gentile e cortese eufemismo!
Ci riferiamo ai colleghi che ogni giorno aprono le saracinesche di filiali sporche, umide, affollate, popolate da animaletti di ogni sorta e colore, inquinate (dal radon), impresentabili alla clientela, non sicure sotto alcun aspetto, spessissimo neanche a norma o rispettose delle più elementari regole di sicurezza. Agenzie sopravvissute a molteplici fusioni ed incorporazioni, anche ripetute in tempi ravvicinati, dove i posti lavoro progettati sono stati ampiamente superati dalle aggiunte (con pdl di fortuna) e dove l’affluenza media di pubblico ha raggiunto livelli anche di tre volte superiori alla capienza massima inizialmente prevista per quelle strutture, offrendo quindi ai nostri malcapitati clienti spettacoli quotidiani di vergognosa indecenza che imbarazzati colleghi non sanno più come giustificare (bussole bloccate e malfunzionanti – con intervento manuale dei colleghi – porte disallarmate verso l’esterno, armadi traboccanti di faldoni fin nel salone, nei bagni o sulle scale, pubblico accolto in piedi o persino dietro gli operatori di cassa!).
Ci sono filiali dove gli spazi non sono assolutamente sufficienti a muoversi, figuriamoci a lavorare con dignità ed accogliere la clientela! Parliamo di stanze small business di soli 16 mq con 4 scrivanie ed altrettanti operatori con altrettanti clienti … alla faccia della privacy! Parliamo di agenzie rimaste con un capitolato d’appalto per le pulizie proporzionato su 5-6 lavoratori e che ora ne accolgono il triplo! Ci domandiamo: ma quando si è deciso di chiudere agenzie e filiali, con quale criterio si sono scelte quelle da lasciare in piedi?
Confrontandoci su questi temi con la controparte è preoccupante verificare l’incapacità aziendale di pianificare l’attuazione dei propri progetti, di prevederne le ricadute, di prevenirne i disservizi, come ogni cambiamento inevitabilmente comporta. Riscontriamo invece la completa assenza di una strategia gestionale di lungo periodo su questo territorio, che oggi appare abbandonato al suo destino e costantemente in emergenza, (persino in carenza di terminali e stampanti!)
Le OO.SS. poi denunciano il persistere di atteggiamenti non rispettosi della dignità e della professionalità delle colleghe e dei colleghi. A tal proposito segnaliamo il comportamento del Responsabile Ufficio Commerciale e Prodotti Retail dell’Area Sud, che in diverse occasioni si è rivolto alle Lavoratrici e Lavoratori con arroganza e senza la dovuta educazione e rispetto che meritano. Si è chiesto al Direttore Operativo di Area di intervenire urgentemente affinchè cessino tali vergognosi comportamenti. Si ribadisce ancora una volta che le attività da svolgere non sono solo quelle di natura commerciale ma va considerato anche il tempo e l’impegno profuso per il presidio del credito e dei rischi operativi. Si ravvisa ancora quella che ormai è diventata una consuetudine: richiedere prestazioni lavorative che si protraggono oltre l’orario di lavoro senza il riconoscimento economico.
A chi ha la responsabilità di gestire la Banca diciamo quindi … sveglia! Uscite dal FantaBosco in cui tutto va bene ed affrontate seriamente la dura realtà quotidiana dei colleghi, così come siete stati incaricati di fare e di risolvere!
Basta! Denunciamo
senza mezzi termini come non più sostenibile questo indecente stato di cose, non siamo disposti a tollerare oltre atteggiamenti o comportamenti che vadano a detrimento della dignità, della sicurezza, della salute e della professionalità dei Lavoratori, il vero capitale della banca, e chiediamo quindi formalmente all’Azienda il ripristino immediato delle condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro ed il rispetto della dignità dei colleghi, calpestati ogni giorno da una mai così miope politica di ribaltamento delle responsabilità e di assoluto menefreghismo gestionale!
Bari, 15 dicembre 2014
LE SEGRETERIE Dircredito Fiba/Cisl Fisac/CGIL Ugl Uilca