Giornata conclusiva del Congresso di Uniglobal

Siamo alla conclusione. Come d’uso si presentano, si discutono e si approvano le mozioni della giornata.
Partiamo dalla 10, 11 e 12 che riguardano la pace nel mondo e la missione di Uni in Palestina.
Illustra la mozione sulla pace Reiner Braun.
Rassegna la situazione delle guerre attualmente in corso nel mondo, condanna la strumentalizzazione delle questioni religiose e delle “diversità” al solo fine di alimentare le guerra, sottolinea gli interessi dei produttori di armi a tutti i livelli ed il loro lavoro di lobby. Conclude incoraggiando la posizione di Uni e ritenendola indispensabile x raggiungere la pace nel mondo.

Mozione sulla situazione Israelo/Palestinese.
Il Segretario Generale Philippe Jennings riferisce su missione in Palestina.
Risponde anche e s’impegna con Rainer ad attivarsi nel prossimo mandato per fare il possibile per la pace a partire dall’impegno nelle scuole.
La mozione sulla situazione in Palestina riprende la delibera della Csi, condanna l’espansione nei territori occupati da parte di Israele, chiede l’abbandono della costruzione di nuovi insediamenti ed il boicottaggio dei prodotti delle aziende israeliane illegalmente insediate nei territori occupati.

Sulle questioni tra Israele e Palestina è normale la divisione nelle posizioni politiche e sindacali, ma bisogna lavorare per una soluzione condivisa, che parta dal riconoscimento dell’esistenza e sicurezza di Israele, dal riconoscimento dello Stato di Palestina, due stati affiancati e regole sulle frontiere.
La trattativa da intraprendere per una soluzione di pace è dunque chiara.
Occorre spingere e fare pressione per la pace e per ottenere il tavolo di pace.
La missione di Uni ha svolto numerosi incontri ed ha visitato tante città.
Ha verificato la situazione negli insediamenti, le case illegali e industrie illegali create da Israele.
Nell’ultima guerra a Gaza sono stati uccisi 2160 palestinesi, 80% sono civili uccisi in casa. È’ indispensabile ricostruire Gaza perché l’economia è a pezzi.
Jennings ritiene un ostacolo per la pace il derubare terra ai Palestinesi, mentre si peggiora lo stato di povertà della popolazione, creando nuove occasioni di conflitto. In questo modo i Palestinesi vengono trattati come un popolo di serie b e si mina contemporaneamente la sicurezza di Israele.
Per questo è necessario bloccare le attività economiche illegali di Israele.
Purtroppo il movimento della pace in Israele è emarginato.
Nel frattempo il Sindacato palestinese ha ottenuto il salario minimo e ora sta lavorando per ottener e gli armonizzatori sociali.
Un sindacalista palestinese x la prima volta siederà nell’esecutivo mondiale.

Sulla mozione che è il risultato della mediazione difficile tra due opposte, si apre un dibattito tra i più ricchi e contrastati. Alcuni sindacati Israeliani non condividono il boicottaggio e chiedono il voto contrario.

A seguire viene proiettato un filmato sulle guerre, proposte interviste sulla pace e al sindaco di Nagasaki per l’eliminazione delle armi nucleari. Uni è divenuta ambasciatrice di pace nel mondo per la città di Nagasaki e centrale nella battaglia per eliminare le armi nucleari.

Il voto sulle mozioni per la pace avviene all’unanimità, mentre quello sulla Palestina ha un’approvazione molto ampia, pochi voti contrari in particolare degli israeliani e 20/25 astensioni anche da parte di alcuni settori delle delegazioni del settore bancario italiano.

Viene successivamente presentata una campagna di solidarietà dell’Olanda verso il Sudafrica da parte dell’ambasciatrice olandese in Sudafrica e del sindacato olandese Snf.

Il nuovo mondo del lavoro è trattato dalle mozioni 13,14,15 e 16 ed è introdotto da un video che consigliamo di recuperare sui problemi dell’innovazione e su come risolverli. uniworldcongress.org , news, latestvideo n. 3/10.

Coraggioso affrontare il tema, perché comporta interrogarci su cosa non va, su quali sono i cambiamenti e quale nuova struttura sindacale occorre.

Parità di genere, equilibrio ambientale, equità nei salari, nei diritti e nella società, sono i temi su cui ruotano le mozioni e gli interventi.
Quella dedicata al lavoro nei Call Center pare parlare della situazione italiana. È ritenuto centrale organizzare i lavoratori contro le esternalizzazioni.

Infine si passa alla elezioni.
Eletta Anna Selin Presidente dell’esecutivo mondiale

Riconfermato il Segretario Generale Philipps Jennings

Eletti i 4 revisori del bilancio di Uni Global. Per la prima volta è presente l’Italia ed è la nostra Anna Maria Romano.

Infine riportiamo i titoli delle 18 mozioni discusse ed approvate dal Congresso.

1) Proseguire nella crescita e nell’organizzare il sindacato nel mondo: strategie di reclutamento, contrattazione
2) Associazione a UNI 2015/ 2018
3) Revisione dei finanziamenti futuri
4) Riprendiamoci il possesso delle nostre economie
5) I lavoratori di tutto il mondo hanno bisogno di incrementi salariali
6) I servizi finanziari devono essere beni durevoli
7) Lottare per una piattaforma fiscale mondiale
8) Lottare per un commercio mondiale i cui profitti vadano alle comunità e non solo alle imprese
9) Ristabilire l’ equilibrio fra i diritti delle persone e i diritti commerciali
10) Perseguire la Pace
11) La questione orientale
12) Lotta all’ oppressione in tutte le sue forme (solidarietà al popolo palestinese)
Questi due mozioni ( 11 e 12)sono state ritirate e sostituite con una mozione concordata che fa sintesi, ma prevede il boicottaggio delle merci israeliane prodotte nei territori occupati
13) Un nuovo mondo per il lavoro (quali cambiamenti possiamo immaginare dalla tecnologia e quali ripercussioni sul lavoro)
14) Migliorare le condizioni di lavoro dei call center ormai diffusi in tutto il mondo
15) Lottare per un lavoro decente per i giovani
16) L’ azione del movimento sindacale e i cambiamenti climatici
17) Lottare perché radio e televisioni rimangano servizi pubblici, liberi e democratici
18) Lottare contro le condizioni scandalose nel mondo dello sport sia riguardo agli atleti che riguardo allo sfruttamento del lavoro che sta dietro gli eventi sportivi (coppa del Mondo di calcio nel Dakar)

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