La seconda giornata del Congresso Mondiale di Uni Global si apre con la relazione del Segretario Generale Philip Jennings che chiede alla platea di alzarsi e applaudire ai sindacati di tutto il mondo. Lo stile oratorio è molto anglosassone, diretto e accattivante. La platea è davvero imponente, circa duemila persone: in ogni fila i visi di uomini e donne provenienti da tutto il mondo, anche dai Paesi più piccoli. La delegazione italiana tutta è seduta insieme: Fabi, Fiba, Fisac, le sigle del commercio, delle poste e comunicazioni siedono insieme e insieme dovranno affrontare le nomine da proporre e le mozioni congressuali.
Come sarebbe un congresso così in Italia, tutto il settore del terziario insieme ognuno con le sue diversità?
La giornata prosegue con l’approvazione dell’agenda dei lavori che prevede innanzitutto una valutazione rispetto agli obiettivi decisi a Nagasaki nel 2010: il Tema allora era “fare breccia” (breaking trough) nel senso di implementare l’organizzazione sindacale nei paesi ove questa era assente o non sufficientemente strutturata. Obiettivo da realizzare tramite la solidarietà internazionale sindacale: entusiasmanti a questo proposito le testimonianze dei sindacati del Kenia, Nepal, Malesia, Turchia che hanno raccontato di essere riusciti a sindacalizzare i lavoratori, firmare degli accordi collettivi nel terziario (banche e assicurazioni, commercio, poste e comunicazioni) e a rafforzare la struttura sindacale con l’aiuto di Uni e del sindacato svedese, finlandese e norvegese che con la loro presenza fisica nei luoghi di trattativa, hanno portato il loro grande contributo in termini di conoscenza e competenza sindacale.
In alcuni paesi come il Nepal, non esistevano nemmeno le normative su orario di lavoro, salario minimo e riposo settimanale. L’estrema mobilità dei lavoratori rendeva molto difficile organizzarli. Ora grazie al supporto ricevuto, è stato firmato un contratto collettivo che prevede un salario minimo, un giorno di riposto, l’ orario di lavoro, ed è stato costituito un fondo per comporre i contenziosi di lavoro.
Una forte alleanza tra i sindacati dei diversi paesi aiuta tutti a essere più forti. La solidarietà globale ha l’ambizioso obiettivo di rafforzare il sindacato ovunque per tutelare al meglio i diritti di tutti/e i/le lavoratori/trici.
Più di qualche intervento di sindacalisti di Paesi industrializzati hanno denunciato la perdita di iscritti e di appeal nei confronti dei lavoratori, complici la crisi economica e le scelte di austerity adottate dai Governi che determinano rassegnazione e perdita di speranza nella capacità di cambiare le cose.
Un rappresentante del sindacato svedese ha raccontato che ci si è resi conto che in parte i lavoratori non si iscrivevano semplicemente perchè non veniva loro chiesto. Hanno deciso quindi di stanziare dei fondi per destinarli ad una vera e propria campagna di marketing, finalizzata a vendere il “prodotto” iscrizione sindacale, con pubblicità sui media e che ha portato a risultati superiori agli obiettivi prefissati.
Particolarmente toccante la testimonianza del sindacalista americano degli atleti che ricordando i valori fondamentali dello sport, denuncia tutto lo sfruttamento che spesso c’è dietro l’organizzazione di grandi eventi sportivi. Lo sport è emozione, umanità, lealtà, fratellanza, e stride l’assoluta mancanza di tutele nei confronti di atleti infortunati o che non vincono in particolare quando provengono da Paesi del terzo mondo. E quindi denunciava anche la futura coppa del mondo che si terrà in Qatar dove non sono rispettati i diritti dei lavoratori che stanno costruendo gli stadi.
Nel pomeriggio la platea è stata toccata dall’esperienza della Colombia: la vertenza contro la ProSegur (società di vigilanza privata) ha visto un’azione diffamatoria personale contro i sindacalisti e anche un attacco fisico ad uno di loro. La solidarietà avuta dal sindacato degli altri paesi e della campagna contro ProSegur sta aiutando moltissimo il sindacato colombiano.
Sul palco poi salgono tutti i rappresentanti di Uni Commercio per presentare la campagna in WalMart e i risultati ottenuti:
In Argentina i lavoratori non si pagano più le divise.
Uni e i lavoratori WalMart in tutto il mondo hanno fatto lotte vincenti.
Si combatte anche contro gli impatti negativi in altri paesi derivanti dalla strategia commerciale di WalMart. Ad esempio: WalMart compra una catena di distributori di benzina sudafricana provocando 503 licenziamenti, ma grazie all’azione combinata di UNI con i sindacati locali i lavoratori sono stati reintegrati.
C’è un lavoro continuo per aumentare la sensibilità dei lavoratori verso il bisogno di lotta e sindacalizzazione e consapevolezza di ciò che WalMart é veramente.
In India il 51% della distribuzione è stata ceduta dal governo al commercio privato, prevalentemente a WalMart. Anche in India è necessaria una forte campagna di Uni per contrastare la politica aggressiva di WalMart ed è stato conquistato il diritto alla contrattazione.
Il sindacato brasiliano delle pulizie parla della campagna con UNI per il CCNL per la nettezza urbana. La vertenza si sta estendendo poi ad altri paesi dell’America Latina, dando prova della capacità e dei risultati della solidarietà internazionale.
La giornalista Tansey E. Hoskins, autrice del libro anticapitalista sulla moda”Stitched up”,
racconta come a partire dalla tragedia di Ranaplaza in Bangladesh, dove persero la vita più di 1.100 lavoratori, per lo più donne, si è lottato per ottenere un accordo per la sicurezza e la salute delle fabbriche. Grazie al lavoro di Uni infatti, si è ottenuto un accordo con le multinazionali che producono in Bangladesh, tra queste H&M, per il controllo e la messa in regola delle fabbriche, salvando potenzialmente la vita a 30.000 lavoratori.
Ora si sta lottando per il risarcimento delle vittime. E’ stato costituito un fondo che però ancora non ha risorse sufficienti.
Inoltre, c’è assoluto bisogno di formazione per i manager e per i lavoratori.
L’obiettivo è quello di cambiare le regole della catena globale della produzione tessile.
Si chiude con questo intervento la giornata alle 19,15 e si riprenderà domani alle 9 (e qui sono puntuali al secondo).