La terza edizione della “Settimana del Forum per la Finanza Sostenibile” si è aperta il 4 novembre con la presentazione delle Linee Guida sull’Investimento Sostenibile e Responsabile per le imprese Assicuratrici presso la sede di Ania a Roma. Ricordiamo che il Forum per la Finanza Sostenibile è un Associazione “multistakeholder” nata nel 2001 senza scopo di lucro ed è composta da operatori del mondo finanziario e da soggetti coinvolti (direttamente od indirettamente) dagli effetti ambientali e sociali delle attività finanziarie. La missione del Forum è la promozione della Finanza Sostenibile presso la Comunità finanziaria italiana, sollecitando l’integrazione di criteri ambientali, sociali e di governance nelle politiche e nei processi adottati dagli Investitori. Il Forum è parte di Eurosif (The Europian Sustainable and Responsible Investment Forum), un network pan-europeo la cui mission è la promozione della sostenibilità attraverso i mercati finanziari in Europa.
I temi trattati complessivamente nell’edizione 2014 (nel corso degli incontri dal 4 al 12 novembre) sono stati:
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assicurazioni ed investimento immobiliare sostenibile;
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valorizzazione del capitale naturale;
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cambiamento climatico e impact investing.
L’Ufficio Nazionale Sostenibilità e Rsi Della Fisac-Cgil ha seguito direttamente i lavori della Settimana.
Per quanto riguarda il mondo assicurativo, è stato evidenziato come il settore svolga un ruolo fondamentale nell’identificazione e nella gestione del rischio, proponendo soluzioni di carattere operativo per le Società. Dal punto di vista delle Società, il principio di mutualità alla base dell’attività assicurativa, è in parte assimilabile al principio di equità e solidarietà connesso al concetto di sviluppo sostenibile.
Sono stati evidenziati – ed in parte dettagliatamente descritti – i fattori di rischio emergenti come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, il degrado degli ecosistemi, la scarsità delle risorse idriche, la povertà, l’invecchiamento della popolazione, il lavoro minorile e la corruzione che le imprese dovranno “gestire”.
A livello internazionale secondo i relatori, ed in generale il Forum, si sta diffondendo la consapevolezza del ruolo delle Imprese assicuratrici nella transizione verso un’economia e una società sostenibili. Ne è dimostrazione il lancio dei Principles for Sustainable Insurance in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile Rio +20 del 2012.
In Europa, i maggiori progressi si sono registrati in Francia, Olanda e Inghilterra; in tali Paesi, le Imprese assicuratrici non solo gestiscono una fetta importante degli Investimenti Sostenibili e Responsabili, ma hanno messo in atto dei processi considerati all’avanguardia.
Anche in Italia, il settore assicurativo dichiara di aver da tempo avviato una riflessione su questi temi, in particolare sul concetto di “valore sociale” dell’attività assicurativa sulle trasformazioni demografiche e sulla necessità di nuovi modelli di welfare state.
L’integrazione dei fattori ESG nel business delle imprese assicuratrici può intervenire su due fronti: da una parte, nell’attività di gestione assicurativa e, dall’altra, nell’attività di gestione degli investimenti.
Le Imprese assicuratrici, quali investitori istituzionali, potrebbero in futuro orientare maggiormente lo sviluppo del sistema finanziario verso la sostenibilità: dopo i Fondi Pensione e le Società di gestione del risparmio, sono i maggiori investitori al mondo in termini di masse gestite.
Le linee guida contengono alcune raccomandazioni operative, approfondimenti tecnici e casi studio.
Il messaggio lanciato durante tutta la settimana (e che l’Ufficio intende cogliere ed operare in questo senso) è che i Fondi Sostenibili devono diventare una pratica quotidiana, per pensare ad un futuro migliore per noi e per chi verrà dopo di noi e per costruire un’Europa di pari opportunità per tutti. Per far questo bisogna che ognuno faccia la sua parte. Per far crescere gli Investimenti Sostenibili nel nostro Paese occorre, per esempio, che la rendicontazione non sia solo un obbligo di Legge, ma diventi un valore aggiunto per le Aziende e gli Investitori Sostenibili (oltre che la Borsa, cioè per chi gestisce gli ordini finanziari).
L’interesse per il tema sta crescendo in Italia e la Finanza Sostenibile è entrata a pieno titolo nel mondo della Finanza. Con tabelle e grafici, è stato dimostrato (dati Eurosif) che la media degli Investimenti Sostenibili cresce più della media degli Investimenti “tradizionali”. In Italia la crescita è più moderata, ma costante. Cresce in prevalenza nei Fondi Pensione e tra gli Investitori Istituzionali. Occorrerebbe sviluppare anche il Mercato Retail. Per questo serve una maggiore attività di informazione ed educativa sul valore economico e sociale generato dagli Investimenti Sostenibili soprattutto nel medio e lungo periodo.
Il mercato degli Investimenti Sostenibili aumenta (le Società di Gestione del Risparmio e gli Investitori Istituzionali si stanno accorgendo che sono competitivi) ma non ancora in modo omogeneo, in particolare nel mondo dei “Fondi SRI” che crescono solo in Francia.
In definitiva il messaggio forte che esce dalla “Settimana” è che il mercato degli Investimenti Sostenibili è un mercato con prospettive di ulteriore crescita, ma dovrà essere in grado di coniugare la prospettiva etica di difesa di valori etici, sociali ed ambientali con la capacità degli Investimenti stessi di generare valore e prospettiva di performance economica non solo nel medio e lungo termine ma anche nel breve periodo, soprattutto in questa difficile fase dell’economia mondiale.