Roma, 19 novembre – La Fisac Cgil si schiera contro l’accordo siglato tra lo Sna e le sigle sindacali Fesica Confsal e Confsal Fials relativo al Contratto nazionale appalto, perché ritiene questi ultimi non rappresentativi, e chiede un intervento diretto del ministro del Laovro, Giuliano Poletti. Il Sindacato nazionale agenti di assicurazione ha infatti sottoscritto un accordo, definito appunto da quest’ultimo ‘contratto nazionale’, con Fesica Confsal (Federazione sindacati industria commercio e artigianato) e Fials Confsal (Federazione Italiana Sindacati Assistenza Lavoratori Stranieri), relativo al Ccnl applato, ovvero il contratto che regola il rapporto di lavoro dei lavoratori delle agenzie di assicurazione a gestione libera.
“Nei giorni passati – fa sapere il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale – si è firmato un contratto collettivo nazionale per l’appalto assicurativo sottoscritto dallo Sna con sindacati minoritari e di comodo aderenti a Confsal. Un vero e proprio contratto truffa che riduce, peggiorando, le condizioni economiche, normative, riducendo tutele e diritti. In queste agenzie, dove lavorano due o tre persone e nelle quali già oggi l’articolo 18 non è applicato, si realizza un contratto che opera un vero e proprio dumping sociale rispetto al contratto nazionale di lavoro che dovrà essere sottoscritto invece il 20 novembre tra Fisac Cgil, Fiba Cisl, Uilca ed Fna con le associazioni datoriali Anapa ed Unapass Per questa ragione – conclude Megale – chiedo che il ministro del Lavoro Poletti ci convochi, prenda visione del dumping sociale che si realizza nel settore e dichiari con procedura d’urgenza l’illegittimità di quel contratto truffa”.